1. Storia di Barbara undicesima parte )


    Data: 16/11/2018, Categorie: Etero Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... pulsante, avvinghiado il suo corpo con le mie cosce tremanti di desiderio represso.
    
    Appena entrato, mi fece urlare: ancora una volta, pensò solo a scopare il mio corpo.
    
    Non ero più abituata a tanta aggressività e le sue misure, erano notevolmente superiori a quelle di io marito, inoltre, aveva la foga dei suoi vent’anni.
    
    Continuò a penetrarmi violentemente sbattendomi contro la parete facendomi lacrimare, poi, cominciai ad adeguarmi al suo ritmo e, come tre anni prima cercai di trovare il mio piacere sotto le sue spinte,.
    
    Ormai il mio incubo era tornato, tanto valeva cercare di prendere il meglio di quello che succedeva.
    
    Sei sempre bella e calda, sempre stretta come una verginella’Non sei cambiata per niente, sembra quasi che tu in questi tre anni non hai mai scopato’Ma tuo marito &egrave frocio? O ce l’ha talmente piccolo che non ti entra neanche?
    
    Ogni spinte, era nello stesso tempo piacere e dolore: feci finta di non sentire le sue parole provocatrici e abbracciandomi a lui, lo feci entrare in me come mai nessuno, subito dopo urlai il mio piacere nella sua bocca mordendogli un labbro.
    
    Uno schiaffo violento mi riportò alla realtà;
    
    – Brutta stronza! Mi hai fatto male!
    
    Uscì da me violentemente e prendendomi per un braccio mi spinse verso il divano;
    
    – Mettiti in ginocchio !
    
    Eseguii mettendomi con il viso all’altezza del suo cazzo violaceo e teso, mi avvicinai per prenderlo tra le labbra, ma lui aveva altri progetti;
    
    – Eh no troia, devi ...
    ... girarti e metterti con le braccia sul divao, lo sai che amo il tuo culo ed &egrave ora che lo riassaporo.
    
    Sapevo che sarebbe arrivato quel momento, ricordavo bene i suoi gusti e quanto anasse prendermi dietro, ma non ero ancora preparata, cercai di farlo intenerire ma ottenni solo l’effetto contrario; Ti prego Matteo, non sono stata bene stanotte’
    
    Ci penso io a farti passare il mal di stomaco, vedrai che tra dieci minuti quel dolore sarà l’ultimo dei tuoi pensieri!
    
    Aveva ragione e così fu.
    
    Guardai i suoi occhi e capii che non avrebbe cambiato idea: mi girai e appoggiai le braccia sul divano mettendomi a carponi, poi, allargai le cosce e aspettai il mio carnefice.
    
    Muovi il culo e dimmi che lo vuoi’
    
    Ti prego Matteo’
    
    Dimmelo o esco di qui e ti sputtano con tutti!
    
    Pensai a cosa poteva succedere se non avessi fatto quello che diceva: cominciai a roteare il sedere in modo provocatorio.
    
    La sua voce si incuneò violentemente dentro il mio cervello come la sua mano sulla mia natica sinistra;
    
    Dimmi che lo vuoi nel culo!
    
    Le mie parole uscirono tremule.
    
    Mettimelo nel culo’
    
    Non aspettò che io potessi ripensarci.
    
    Le sue mani presero i miei fianchi, spostò il filetto nero del perizoma fradicio di umori e senza prepararmi, spinse il suo desiderio dentro di me facendomi urlare.
    
    Aspettò un attimo perché io smettessi di urlare poi, avvicinandosi all’orecchio mi disse;
    
    adesso io sto fermo, voglio che sia tu a incularti da sola’
    
    Aspettai che il dolore ...