1. Storia di Barbara undicesima parte )


    Data: 16/11/2018, Categorie: Etero Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu

    Storia di Barbara ( undicesima parte )
    
    Era quasi arrivato l’ora dell’appuntamento obbligato che Matteo aveva fissato la sera prima.
    
    Stavo davanti al mio guardaroba con mille pensieri in testa: confusa e incazzata con il destino.
    
    Sapevo di non avere scelta, ma questo mi faceva imbestialire ancora di più.
    
    Guardavo il mio intimo indecisa su cosa fare, infine, sapendo di non avere scappatoie, presi quello che immaginai l’avrebbero fatto impazzire alla sua vista.
    
    Presi calze autoreggenti nere con un filo grigio dietro, misi un perizoma nero talmente piccolo e rabbrividendo, pensai alla sua reazione nel guardarlo, infine completai il pacco regalo con un reggiseno a balconcino sempre nero.
    
    Mi guardai allo specchio e vidi una donna molto sexy, ma non troia: esagerai con il rossetto rosso e sopra mi misi una gonna sfacciata, poi, non vedendo ancora un risultato consono all’immagine che volevo dare di me verso quel bastardo di ragazzino,mi tolsi il reggiseno: a quel punto i capezzoli spingendo sulla camicia chiara che avevo messo sopra ( sfacciatamente sbottonata)cominciarono a farmi apparire quello che nella realtà non ero; decisi di tenere la camicia libera fuori della gonna per darmi un’aria ancora più aggressiva e apparire quello che nella realtà non ero.
    
    Sicuramente Matteo sarebbe stato soddisfatto di quello che avrebbe visto: quel bastardo avrebbe avuto pane per i suoi denti.
    
    Il campanello suonò mezzora dopo.
    
    Per restare sola in casa, avevo mandato mio ...
    ... figlio a studiare da un suo amico trovando la scusa che quel giorno, avevo organizzato un incontro con delle amiche per una dimostrazione di prodotti per la casa: sapevo quanto lui odiasse quelle riunioni femminili, quindi, ebbi facilmente la casa libera.
    
    Mio marito era fuori per lavoro e sarebbe tornato solo due giorni dopo.
    
    Aprii la porta e me lo trovai davanti, sfacciatamente bello dentro i suoi jeans strappati, aveva il sorriso di chi si sente padrone d4l gioco e questo, mi faceva incavolare molto.
    
    Rimase sull’uscio squadrandomi tutta;
    
    – Sei proprio una gran fica vestita così’Sprizzi sesso da tutti i pori e hai due tette fantastiche.
    
    Le parole furono seguite dalle mani che cominciarono a scivolare sulla pelle fino a stringere i seni con violenza.
    
    La forza della stretta sui seni, mi fece strillare a bassa voce, avevo paura di essere sentita dai vicini;
    
    Mi fai male’
    
    Lo so e mi piace! Mi &egrave sempre piaciuto guardarti, mentre soffri o godi.
    
    Non ebbi la forza di rispondere mentre chiudeva la porta dietro di se con un calcio.
    
    Dopo pochi attimi, mi trovai attaccata alla parete, la gonna alzata, le gambe dolorosamente allargate, mentre le sue mani frugavano tra le mie cosce spostando il perizoma;
    
    Tiramelo fuori!
    
    Quell’ordine perentorio fu come uno schiaffo al mio ego, improvvisamente, tutte le mie resistenze cedettero:come ipnotizzata, cercai il suo sesso sotto i calzoni e poi, uno volta trovato e liberato, lo indirizzai verso la mia vagina ...
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