1. Il venditore ambulante 2 -l'antipasto- x


    Data: 16/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    ... c’era l’happy hours. Frequentato da persone over trenta in quel luogo mi trovavo a mio agio, questa volta avevo scelto l’abbigliamento giusto. Edoardo come al solito era molto elegante: pantalone beige, camicia bianca e un golfino grigio sulle spalle. Il capello era pettinato in maniera impeccabile, la barba curatissima e l’occhiale stava sempre al suo posto. Al polso un nuovo orologio abbinato al pantalone e al dito la fede. Ordinammo due spritz. –“Complimenti stasera stai davvero bene”- dissi con disinvoltura –“Grazie, ma vedo che anche tu sei in vesti da ometto”- rispose sorridendo. Facemmo un brindisi e continuammo a chiacchierare con una tranquillità assoluta, sembrava ci conoscessimo da una vita. Nessun tipo d’imbarazzo incombeva tra noi. Parlammo un po’ dell’università e del lavoro e trascorsa circa un’ora, intorno alle ventuno, andammo verso casa sua. Alloggiava al primo piano di una palazzina condominiale. Un bell’appartamento pulito, profumato e spazioso. Appena entrammo mi mostrò l’abitazione: la cucina, il bagno, lo sgabuzzino e tre immense camere da letto. –“L’ho comprato qualche mese fa, era un bell’affare”-. Una volta finito il giro di perlustrazione mi fece accomodare in cucina e dal frigo prese una bottiglia di vino rosso. Stappò e riempì due calici. –“Cincin”-. –“Hai molta fame? Questo pomeriggio ho preparato un po’ di antipasti”- , -“Scherzi? Ti sei messo a preparare per me?”- domandai stupito –“Dovevo pur passare il pomeriggio a far qualcosa”- , -“Ma non ...
    ... c’era bisogno. A parte che dovevo cucinare io.., ma potevamo ordinare anche una pizza”- , -“Ma no, il vino con la pizza stona.. e poi delle tue doti culinarie non mi fido”- disse sorridendo –“Ahaha che stronzo!”- ridemmo in cucina prendendoci in giro. –“Pensavo ad un risotto di mare come primo, che dici?”- sinceramente un po’ per la situazione e un po’ per aver mangiato qualche stuzzichino al pub non avevo molta fame –“Non preoccuparti, non ho tanta fame dopo tutte quelle olive”- , -“Sicuro?”- domandò –“Si si, per me basta l’antipasto”-. Diedi una mano ad apparecchiare e ci sedemmo, lui capotavola e io accanto. Continuammo a ridere e scherzare mentre il televisore illuminava la stanza insieme alla luce bassa della lampada all’angolo. Scolammo la bottiglia di vino con vari brindisi. Era davvero bello e affascinante, il suo sorriso mi aveva conquistato. –“Ti sta venendo l’occhio lucido”- disse Edoardo –“Tranquillo, non mi ubriaco facilmente, tu piuttosto hai le guance rosse”- , -“Si è l’effetto del vino, anche con un solo bicchierino prendo colore”- sorridemmo. –“Ci mettiamo comodi?”- domandò indicando il divano –“Certo, …chissà quante donne si sono messe comode qua sopra”- dissi sul sofà mentre lui andò verso il frigo. –“Ma che dici, anzi sai che ora che ci penso sei la prima persona che porto a casa?”- Aprì un’altra bottiglia e riempì i bicchieri sedendosi accanto a me –“Sai che non ci credo mica?!?”- , -“E perché mai non dovresti credermi?”- replicò accostandosi al volto. ...