1. Il venditore ambulante 2 -l'antipasto- x


    Data: 16/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    Il week end passò in fretta e le lezioni presero il via, cosi come le conoscenze con alcuni colleghi. Poco dopo qualche giorno avevo già un gruppetto di sei persone con le quali, oltre a seguire le lezioni insieme, sentivo frequentemente per scambiare appunti e appuntamenti per aperitivi. Mi trovavo molto bene in loro compagnia, erano tutti simpatici. Durante quei giorni però sentii pure Enrico, si fece vivo scusandosi dell’atteggiamento e invitandomi a rivederci appena fosse possibile. Non fu l’unico, anche Edoardo mi scrisse spesso durante quelle giornate, il nostro rapporto andava sempre crescendo entrando più in sintonia e confidenza. I nostri argomenti si ampliarono anche riguardo al sesso, il banchiere aveva molte più curiosità. Cominciò a domandarmi cosa si provava a stare con un uomo, cosa mi piaceva del sesso orale e perché mi sentivo cosi attratto da lui. Devo dire che giocai bene le mie carte di fronte a tutti quegli interrogativi, lasciavo spazio alla sua immaginazione cercando di incuriosirlo. Il week end era alle porte e io non avevo preso alcun impegno, neppure un aperitivo con i sei. Quel venerdì sera trascorsi la serata in appartamento tra televisione, libri e computer. Effettuato l’accesso in chat trovai Hantaro (Edoardo).
    
    -“Allora hai fatto da bravo in questi giorni?”- domandò
    
    -“Certo, sono monello solo se vengo stuzzicato”-
    
    -“E come bisogna stuzzicarti?”-
    
    -“Chi lo sa..
    
    bisogna vedere e valutare di persona”-
    
    -“Questo week end sarò in ...
    ... città”- disse
    
    -“Vuoi che ti prepari la cena?”-
    
    -“Ah ah vuoi indossare il grembiule da cucina?”-
    
    “Solo a patto che qualcuno poi lo sciolga”-
    
    -“Sei furbetto”- insinuò
    
    -“Diciamo che so cosa voglio”-
    
    -“E cosa vorresti?”-
    
    -“Devi scoprirlo da solo”-
    
    -“Non mi dai nessuno indizio?”- domandò
    
    -“No no, niente..”-
    
    -“Va bene, ..Domani hai impegni?”
    
    -“No, sono libero”-
    
    -“Ci vediamo per cena?” domandò lasciandomi spiazzato
    
    -“Si perfetto, non vedo l’ora”-
    
    -“Mangiamo da me, cosi stiamo tranquilli e ti lascio ai fornelli”-
    
    -“Siiii, ma senti per quanto riguarda il grembiule però… “-
    
    -“Dimmi pure che c’è, ora non vorrai dirmi che non sai cucinare?”-
    
    -“Sotto il grembiule metto o non metto le mutandine?”-
    
    -“Ahahahah scemo! ..Come stai più comodo tu” rispose con sorriso
    
    Ridemmo come due bambini e ci demmo appuntamento per l’indomani sera. Quella sera non volevo sfigurare, tirai fuori dall’armadio la camicia bianca e il pantalone scuro. Profumai tutto il corpo e dopo essermi depilato spalmai la crema in ogni angolo. Dovevo conquistarlo, era l’occasione giusta. Intorno alle venti il telefono squillò –“Sono giù, scendi”-. Spensi le luci dell’appartamento e raggiunsi Edo in auto. –“Buonaseraaa”- dissi entrando in auto –“Buonasera a lei cuoco”- scherzo lui. –“Facciamo un aperitivo?”- , -“Si ci sta prima della cena”-. Ci dirigemmo al pub del primo appuntamento e sedemmo al solito tavolo. Quella sera era un po’ più affollato e la musica alle casse alta, ...
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