1. Il motociclista ed il contadino


    Data: 14/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Joey, Fonte: RaccontiMilu

    ... moto che Joey faceva con aria trasognata’ in realtà non stava ascoltando nulla, Joey poteva anche solo parlare arabo in quel momento Giuseppe avrebbe sorriso comunque, era perso tra gli odori che il corpo di Joey emanava e la fisicità prorompente del motociclista.
    
    Joey si tolse il giacchetto e Giuseppe ebbe un sussulto nel vedere la maglietta sul suo corpo non tonico ma imponente, le mani si sfiorarono e lui trasalì’
    
    Erano entrambi chinati a lato delle moto quando mentre Joey si alzava Giuseppe scivolò appendendosi a alle gambe del nuovo amico finendo per spingerlo con la schiena verso le moto mentre lui finiva con le mani sulle sue cosce e la faccia sul suo pacco..
    
    Giuseppe diventò subito rosso e cominciò a balbettare mille scuse,
    
    ‘..scusa non volevo’ sono proprio goffo perdonami”
    
    mentre diceva così le sue mani presero l’iniziativa senza quasi che lui lo sapesse, cominciando a massaggiare l’interno coscia di Joey mentre lo guardava in ginocchio sotto di lui.
    
    l’odore di sesso e urina che permeavano dal cavallo di Joey erano come una droga’ Giuseppe era in estasi e aveva perso il filo del discorso.. odorava e massaggiava’ cominciò anche a strofinare la faccia sulla patta di Joey. Il quale si era ritrovato in un istante appoggiato ad una moto con un uomo adulto praticamente sdraiato sul suo cavallo e che cominciava a massaggiarlo.
    
    A parte il dolore iniziale dovuto al colpo ricevuto Joey cominciò a sentire le mani calde di Giuseppe che lo accarezzavano e ...
    ... soprattutto sentiva il suo uccello prendere vita tra le mani del contadino.
    
    ‘ma che diavolo stai facendo?!?!’ chiese Joey a Giuseppe.
    
    ‘no guarda scusami’ è che non resisto più’ non l’ho fatto apposta’ ma vedi’ io” e con un movimento rapido Giuseppe gli sbottonò la patta e gli tirò fuori un bell’uccello barzotto’ e maneggiandolo lo guardava con adorazione’ era una vita che voleva farlo.. l’odore era ancora più forte di quanto avesse annusato prima’ era in estasi’
    
    Joey capì che la situazione avrebbe preso una certa piega appena il suo uccello era finito tra le mani di Giuseppe’ lo sguardo del contadino era inequivocabile e così lo lascio fare godendosi il momento, dopo tutto era diretto ad un raduno con intenzioni tutt’altro che pacifiche.
    
    ‘va bene frocetto’ fammi vedere che sai fare” dicendo così gli mise una mano sulla testa e gliela guidò verso il suo uccello’ non aveva neanche dovuto dirgli di aprire la bocca’ fu una reazione naturale’ Giuseppe cominciò a leccare la punta e poi l’asta, afferrò dolcemente la base di quel cazzo che finalmente stava prendendo forma e se lo mise in bocca’ succhiando avidamente’ emettendo un gemito di piacere che era rimasto lì sospeso per anni’
    
    Appena il cazzo di Joey raggiunse il suo massimo Giuseppe si staccò un attimo a guardarlo, felice ma ancora non soddisfatto, allora cominciò a pompare velocemente e sentiva che il suo bel motociclista apprezzava i suoi sforzi da come gemeva di piacere per il servizietto che stava ricevendo. ...