In perfetta sincronia
Data: 12/11/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Una mattina invento una scusa, salgo in macchina e parto per Firenze, è un reale azzardo, una piccola follia, forse è un’esagerazione, un veritiero sproposito, a un’età in cui hai agguantato ottenendo una certa consapevolezza, quella precisa nozione di te, perché hai voglia d’afferrare e di pigliarti ciò che realmente vuoi. Io avevo calcolato immaginando spesso come poteva essere, però applicarlo e metterlo attualmente in pratica mi dava un senso d’appianamento e di superamento di quel limite, che una volta pensavo onestamente invalicabile e proibito da raggiungere. Tutto questo, infatti, era quando credevo scioccamente che un legame e un rapporto sentimentale fosse stato per sempre. In seguito però la vita t’insegna, t’organizza e ti prepara avvertendoti che non è per niente in tal modo, poiché gli affetti e i sentimenti cambiano, si modificano, per il fatto che ti ritrovi a dividere la vita con chi non credi d’amare più, perché all’opposto, ti chiedi se tu abbia mai amato nella confusione e nel disordine di quella giovinezza, che iniziò quando eri soltanto un piccolo spirito disorientato e sconcertato tra il disinteresse, la distanza e l’indifferenza della gente.
Al momento sono già da quattro ore che viaggio in autostrada con la testa che va e che viene, con parole scomposte e smodate che si spostano insieme ai chilometri, che riaffiorano riapparendo sotto forma d’un articolato e frastagliato pensiero, con le parole e i discorsi di chi hai ...
... incrociato con uno sguardo, in quanto ti è entrato troppo dentro e che adesso non scordi più. A volte, invero, scopri che qualcuno in un minuto ti diffonde trasmettendo il senso e la sensazione d’una vita in un colpo solo, perché spazza via le tue inservibili, inutili e superflue certezze, quelle su cui generalmente fantasticavi illudendoti d’avere costruito le fondamenta e i pilastri del tuo futuro, perché è proprio allora che ne riconosci il senso, il valore sottile di cogliere quell’opportunità, come quando eri bambino, per il fatto che anche le cose più incolori e più ovvie erano una meravigliosa e stupenda scoperta, giacché in tal modo riconosci il concetto e il senso del vivere.
Io t’incontro in una splendida giornata, ti guardo, scruto gli occhi che ti sorridono e in tal modo t’abbraccio forte per sentirti contro di me, nel tempo in cui mi baci sulla guancia io ti sfioro le labbra e un fremito insieme al batticuore mi sale lungo la schiena scompigliandomi le membra. Ho voglia di te, un desiderio irrefrenabile e sconosciuto mi manda in estasi la testa e il corpo, fino in fondo nelle viscere, dopo due chiacchiere tu m’afferri per mano, in seguito c’infiliamo in un portone d’un antico palazzo utilizzato per gli uffici, perché dato che oggi è sabato là dentro non c’è nessuno. Scendiamo velocemente giù per le scale che portano all’ampio seminterrato illuminato solamente da quelle feritoie pallide ingiallite dal tempo, là di sotto c’è una vecchia ...