1. eredità incestuosa


    Data: 07/11/2018, Categorie: Incesti Lesbo Autore: risoamaro_m, Fonte: RaccontiMilu

    Il mio nome è Luca, ho trent’anni, e sono divorziato da tre mesi. Assieme a me ha divorziato anche mia sorella Anna, che di anni ne ha quasi due più di me. Tutto è successo casualmente. Entrambi sposati, abitiamo in una palazzina a due piani. Io sotto e lei sopra. I nostri rispettivi coniugi avevano pensato bene di divertirsi alle nostre spalle senza che noi ce ne accorgessimo, il gioco era semplice, loro lavoravano mezza giornata, e solo al mattino, mentre io e mia sorella tutto il giorno. Il destino ha voluto che un pomeriggio di tre mesi fa un fulmine ha colpito la mia azienda, ha fuso tutto quello che era attaccato alla rete elettrica. Impossibilitato a continuare il lavoro sono tornato a casa dove avrei dovuto trovare la mia mogliettina ad aspettarmi, invece la troia era nel nostro letto con mio cognato, si erano addormentati dopo aver scopato. Ho visto tutto e in silenzio ho chiamato Anna che lavorava li vicino. All’arrivo di mia sorella abbiamo scatenato un vero casino culminato poi nel divorzio con la fortuna che nessuno di noi ha figli. Ma poi che i guai non vengono mai soli, una settimana fa, mia sorella a perso il lavoro. La sera l’ho vista comparire in casa mia, era disperata.
    
    ‘ adesso come faccio a tirare avanti, io non so cosa fare tu cosa mi consigli? ‘ – mi ha chiesto con le lacrime agli occhi. L’ho abbracciata forte, e l’ho fatta sedere. Dalla morte dei nostri genitori avvenuta cinque anni prima fra noi l’unione è diventata più forte.
    
    ‘ per prima cosa ...
    ... ti trasferisci qui sotto da me, il tuo appartamento lo possiamo affittare, in zona centrale così vicino all’università non dovrebbe essere un problema, così hai una tua rendita. Poi vedremo se salta fuori un altro lavoro. ‘ ‘ le ho detto facendola calmare. Ha riflettuto sulla proposta e ne ha convenuto che era la miglior soluzione. Il giorno successivo ci siamo messi traslocare le sue cose dal suo appartamento al mio. Subito ci siamo resi conto che se mettevamo il suo letto matrimoniale nella cameretta di casa mia non ci sarebbe rimasto spazio per l’armadio.
    
    ‘ ma che bisogno hai dell’armadio, puoi occupare il mio, è mezzo vuoto e poi al limite ne possiamo comperare uno più piccolo, anzi meglio ancora potremmo dormire nella stessa camera.’ ‘ le ho proposto, e lei ha subito accettato.
    
    Eravamo intenti a trasferire le sue cose in camera mia quando hanno suonato alla porta era un postino che ci ha consegnato un raccomandata. Con la lettera in mano ci siamo guardati in viso chiaramente tesi, era la paura di nuovi guai. Aperta la lettera, è emerso il fatto che alla morte di una zia di cui ignoravamo l’esistenza eravamo stati nominati suoi eredi. Emma, questo il suo nome che a noi non diceva nulla. Consultato l’album fotografico della famiglia non vi era traccia di questa parente, abbiamo pensato ad una eventuale truffa, ma per sicurezza abbiamo chiamato il numero del cellulare riportato. Dopo la nostra iniziale titubanza il notaio dall’altra parte del telefono ci ha garantito ...
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