1. Katia, sesso e nuove perversioni.


    Data: 07/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Love_the_limit, Fonte: RaccontiMilu

    La chiacchierata su Messenger proseguì nella più eccitante delle maniere. Nel giro di dieci minuti io e Katia stavamo già scambiandoci foto hard; lei mi confessò di essersi già ‘informata’ da Mary per quanto riguardava le mie misure, mentre io ero rimasto molto colpito dal suo enorme clitoride e non vedevo l’ora di succhiarlo. Decidemmo di vederci dopo qualche giorno a casa sua, vicino a Reggio Emilia; i suoi erano fuori casa per il weekend e io potevo fermarmi quanto volevo.
    
    Dato che in quei giorni non potevo vedere Mary (che ovviamente era stata informata del fatto che io e Katia avremmo fatto sesso nel weekend), in quei giorni decisi di non segarmi in modo di arrivare all’incontro con Katia il più carico possibile. Feci un po’ fatica, anche perché la primavera era iniziata in tutto il suo splendore e di belle ragazze/donne scollate iniziavano a vedersene molte in giro, ed io in quel periodo ero particolarmente eccitato. Tant’&egrave che ricordo che in origine io e Katia avremmo dovuto vederci sabato sera, ma io le chiesi di anticipare l’incontro al pomeriggio.
    
    Una volta arrivato scesi dalla macchina con il mio trolley e suonai il campanello. Faceva molto caldo per essere metà aprile e non si vedeva una nuvola all’orizzonte. Katia mi aprì, vestita con un paio di shorts e una canotta bianca molto larga: notai che non indossava il reggiseno e sorrisi di gusto. Mi baciò appena varcato la porta, poi mi mostrò brevemente la casa della quale mi colpì piacevolmente la ...
    ... grande luminosità, il salotto (dominato da un grande divano bianco in pelle) e la sua camera da letto, decisamente poco colorata e vivace per essere quella di una ragazza di 20 anni.
    
    Mi offrì una coca e ci mettemmo seduti sul divano a bere e a parlare. Katia mi raccontò un po’ della sua vita, dei problemi della sua vita di coppia e delle pressioni dei genitori per il rendimento scolastico. Io la ascoltavo, ma ero decisamente deconcentrato dai suoi piedi che mi stavano massaggiando la zona pubica. Ci mettemmo poco ad avvinghiarci e ad iniziare a fare sesso. Potevamo non usare preservativi perché entrambi avevamo fatto i test delle malattie veneree.
    
    Le sollevai immediatamente la canotta e presi a succhiarle i capezzoli, sbattendola sul divano. Nella foga le misi una mano negli shorts e sentii che non indossava nemmeno le mutande. La prima scopata fu qualcosa di simile ad uno stupro. Dopo averle tolto gli shorts le spalancai le gambe e senza nemmeno un mezzo preliminare le ficcai dentro la minchia fino alla radice. Katia urlò e cercò di divincolarsi; normalmente quando sento la mia partner soffrire mi viene da fermarmi, ma in quel caso presi a scoparla ancora più forte: più lei si divincolava e più io le stringevo il collo e spingevo con il bacino. Dopo qualche minuto, lei smise di urlare e piangere, diventando la femmina più mansueta che si possa desiderare. Io però ero infoiato di brutto e le venni dentro poco dopo averla domata.
    
    Solo dopo averlo fatto realizzai che non ...
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