1. Quello che suonava la chitarra


    Data: 04/11/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    " Anda, stai messo male eh ? "
    
    Andrea non risponde, sta mezzo sdraiato su quel divano viola orrendo di casa sua, con le ginocchia piegate e i calzini da cambiare.
    
    " Ti ha mollato, ho capito, ma se non suoniamo domani alla sagra del carciofo, non ci pagano. Dovremmo essere già a provare adesso.. "
    
    Andrea sta pensando a qualcosa, oppure è assorto in un'immagine che solo lui può vedere. Non sembra triste, ma non risponde.
    
    " E non pensare che io non ti capisca ! Non studio psicologia per niente.. però devo pagare la retta per continuare.. Anda, mi servono quei soldi, o mi toccherà tornare al paesello a coltivarli io, i carciofi ! "
    
    Andrea non risponde, a Teo viene voglia di picchiarlo, ma sa che è inutile, quelli nella sua condizione credono che essere picchiati, schifati, sputati, sia normale. Sarebbe persino contento, una distrazione dal dolore vero, quello che ha dentro.
    
    Teo lo guarda, sarebbe anche un bel ragazzo, ma non sa di esserlo, non pensa di esserlo, e Sandra, lasciandolo, ha dato il colpo di grazia alla sua autostima.
    
    Gli sembra di sentire le voci che gridano nella sua testa: " Te l'avevamo detto. Speravi che bastasse non ascoltarci per cambiare la realtà ? Tu fai schifo, e se mai una si mette con te, è solo per pietà.. "
    
    Le sente, ma non sa come farle tacere. L'Anda è praticamente il suo primo caso, il suo primo paziente, e non sa che dire.
    
    Ha veramente senso pagare ancora quella retta, stare alzato a studiare quando non suona, se poi non ...
    ... sa fare il mestiere ?
    
    Il giorno dopo il sole picchia, e il palco della sagra è scoperto. Per fortuna la pro loco ha generosamente fornito dei cappelli, rossi, col carciofo verde stampato sulla visiera.
    
    Montano l'impianto, Teo parla con la Betta.
    
    " Senza chitarra è dura, ma possiamo farcela, solo che dovrai fare tutto tu col Sax, mi spiace, ho studiato una nuova scaletta con tutti i pezzi dove puoi coprirci.. "
    
    Betta fa un sorriso che vorrebbe essere rassicurante. E' una ansiosa e dovrà esibirsi davanti a un pubblico di bori grezzoni, immagina la pioggia di ortaggi, ma farà tutto il possibile per il gruppo.
    
    " Ma non potevi andarci tu con l'Anda, che ci risparmiavamo un sacco di casini ? Ti lamenti sempre di non avere il moroso.. "
    
    " No, guarda è un caro ragazzo, ma non lo vorrei neanche regalato. "
    
    Ed è proprio nel mezzo di questo discorso che se lo vedono arrivare, l'Anda con la chitarra in spalla, forse ha sentito, non si sa, va a collegare i suoi cavi senza nemmeno un saluto.
    
    Teo non vuole litigare, sa che non ha provato e sarà come non averlo, ma tace anche lui e va a sedersi alla batteria.
    
    Arriva il momento di attaccare, tre del pomeriggio, si può fare un concerto decente alle tre del pomeriggio ? L'unica cosa buona è che anche il pubblico sarà stordito dal caldo e non risulterà tanto molesto quanto potrebbe alla sera.
    
    Vania, voce e tastiere, è l'unica contenta, in quanto potrà finalmente esibirsi in pezzi jazz, che daranno a Betta lo spazio ...
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