1. un simpatico diavoletto a cui non so dire di no


    Data: 04/11/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    Sono le 18 e ricevo un sms: “vengo alle 19, fatti trovare pronta perché non ho molto tempo”. Chi scrive è Reda, un giovane di origini medio-orientali, sui 25 anni, campione di kickboxing. Reda è giovane, allegro, simpatico, energetico, non alto (circa 1,7 m), bel fisico asciutto. Profuma di sapone e di doccia visto che, quando viene da me, è appena uscito dalla palestra.
    
    Non sono ancora a casa, sto tornando dal lavoro, ho poco tempo per prepararmi, peró a Reda non posso dire di no, ha un bellissimo cazzone di 5 cm di diametro per 20 cm di lunghezza. Con Reda ci vediamo quando vuole lui, circa due o tre volte per settimana e, per questo bel maschio, mi preparo a dovere.
    
    Sempre pulita dentro e con molta attenzione (lunghi clisteri) al fine di essere accogliente e capiente. Depilata con cura e pelle vellutata: abbondante crema dappertutto. Per finire gel vaginale alla fragola dentro la mia figa-anale sempre vogliosa. Mi trucco facendo del mio meglio per essere femminile più che posso: evidenzio gli occhi grandi da cerbiatta con un contorno nero e sfumature nere su base beige chiaro; labbra carnose rosso corallo in tinta con le unghie di mani e piedi. Indosso un vestitino leggero leopardato (con spalline fini e cortissimo), sotto niente, autoreggenti beige trasparenti, parrucca a caschetto castano chiaro. Scarpe décolleté da 12 cm di tacco, rosse.
    
    Con Reda è un incontro veloce, lui va sempre di fretta, mi usa a suo piacimento, ed io, docile, sono ben contenta di ...
    ... accontentarlo affinché torni. Fare l’amore con Reda son momenti intensi che richiedono impegno da parte mia... ed ora vi spiego perché.
    
    Gioisco quando Reda entra e, allegro e sorridente ma con un po’ di sarcasmo, mi dice “ciao Angie, sempre bella sei! vieni bella, vieni che ho voglia …”. Lo precedo sculettando in camera e mi siedo sull’angolo sinistro del letto, ansiosa per l’emozione. Lui mi si pianta davanti, ho il suo pube all’altezza del mio viso. Reda è in tuta da ginnastica, lo guardo un momento negli occhi, lui fa un sorrisetto malizioso, e tiro giù i pantaloni. Le mutande son abbondantemente riempite dal grosso arnese, la bestia si sta già svegliando. Carezzo leggermente, è già durissimo! Un’ultimo eccitatissimo sguardo agli occhi del mio bel giovane che ora si è fatto serio per l’eccitazione e comincia ad essere impaziente: “vieni, cosa aspetti…”. Tiro giù le mutande e scatta fuori il bellissimo cazzone che profuma di maschio e bagno schiuma. Prendo con le mie mani dietro i glutei Reda e me lo avvicino, chiudo gli occhi e sento la cappella toccare le mie labbra socchiuse. Reda comincia a muoversi, piano, però con impazienza. Io capisco, lo conosco, faccio quindi entrare la verga nella mia bocca, lentamente, senza aprire le labbra, che restano aderenti al membro: lo sento scorrere in bocca, mmm…. Cerco di assaporarlo facendo passare la mia lingua attorno alla cappella e facendolo entrare ed uscire lentamente, pero solo fino a meta lunghezza (che son già 10 cm). Ma Reda è ...
«1234»