1. Io la troietta di mio padre.


    Data: 02/11/2018, Categorie: Incesti Autore: AleRossi, Fonte: RaccontiMilu

    Io all’epoca ero ancora vergine, nonostante fossi maggiorenne, e mi sentivo attratta da mio padre.
    
    Noi in casa avevamo la mania di girare sempre mezzi nudi, e quando lo guardavo mentre indossava solamente i boxer, mi bagnavo.
    
    Il suo rapporto con mia madre era in crisi, lui aveva un’amante fissa con cui scopava selvaggiamente, e quando raccontava delle sue scopate con l’amante al suo amico mentre parlavano al telefono mi masturbavo con un dildo, immagginando di essere la sua amante.
    
    Era qualche giorno che lo vedevo che mi guardava diversamente dal solito e, notavo che mentre mi guardava il suo pacco si ingrandiva.
    
    Quella sera, rimanemmo da soli in cucina e lui mi fece delle avances, dicendomi che da qualche tempo lo facevo arrapare in una maniera incredibile, nonostante non voleva provarci con me.
    
    Io risposi che anche io avrei voluto farmi una scopata con lui e, all’improvviso mi ritrovai tra le sue braccia a baciarlo.
    
    Approfittammo della casa libera, per andare in camera sua, e divertirci tra noi due.
    
    In camera mi spogliai completamente, avevo solamente una camicia da notte e, non indossavo intimo.
    
    Lui, invece indossava un paio di pantaloncini da mare. Mi sdraiò su letto a pancia in sù e incominciò a baciarmi in bocca, muovendo la sua lingua ...
    ... calda nella mia bocca.
    
    All’improvviso tolse la sua lingua dalla mia bocca e incominciò a leccarmi i seni e mordicchiarmi i capezzoli.
    
    Io nel mentre mi stavo bagnando come una vacca.
    
    Lo volevo e lui voleva me, e non immaginavo che fosse così bello avere un uomo attratto dal mio corpo che impazziva per avermi.
    
    A un certo punto scese con la lingua arrivando fino alla mia fighetta super bagnata.
    
    Infilò dentro la sua lingua, e dopo un paio di minuti venni in un copioso orgasmo, squirtandogli in faccia.
    
    Finito il mio orgasmo decise di pentrarmi senza mettere preservativo nella mia fica.
    
    Il dolore era misto a piacere e il suo cazzo pulsava d’amore dentro di me.
    
    Incominciò a spingerlo dentro e, si sdraiò sopra di me, mentre mi baciava in bocca, cercando di trattenere i miei gemiti di piacere. Dopo una ventina di minuti mi fece mettere a pecorina e mì inculò facendomi urlare di piacere…
    
    Poi uscì da me, mi fece girare, mi aprì le gambe e, incominciò a passarmi il cazzo sulla figa fin quando non volle penetrarmi e, dopo qualche minuto venimmo insieme mentre lui era dentro di me.
    
    Io rimasi nuda, con la figa farcita della sua sborra calda, sul letto, lui mi guardò dicendomi di non aver mai goduto in quella maniera, ne con mia madre ne con nessun altra donna. 
«1»