1. Era de maggio-capitolo 8


    Data: 01/11/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Scrittore_per_caso, Fonte: EroticiRacconti

    C cominciava a sentire un calore interno ad ogni suo tocco, stava sentendo anche il suo cuore battere veloce, avendo anche una marea di pensieri dentro legati forse alle paure legate a quell'altro ragazzo, e il sentirsi dire che era bella, o il dire a qualcuno "sei bello" non era una cosa scontata per lei.
    
    -puoi chiamarmi anche Elisa, il mio secondo nome. Quell'altro lo usano tutti-, disse C guardandolo con le pupille dilatate.
    
    -a me puoi chiamarmi allora Giovanni, non è il mio secondo nome ma è il nome di un personaggio di un libro che mi piaceva- rispose D sorridendole.
    
    -mi fai impazzire Giovanni mhhh- sibilò prima di baciarlo con passione.
    
    Elisa risucchiò la sua lingua per assaporarla come un ghiacciolo senza lasciar colare saliva e Giovanni si diresse con le mani verso la sua schiena. Ancora aveva paura di esplorarla in punti che lei non volesse. Era la prima volta che saggiava un corpo femminile con l'aiuto della luce, vedendo e sentendo che i cinque sensi rispondevano a gran voce, partecipi del momento.
    
    Dentro di lui sapeva che non si sentiva pronto a quell'unione fisica per prendersi la sua verginità. Lei aveva nelle chat sempre voluto un contatto fisico come quello, spiegando che era in effetti l'ultimo ricordo dei suoi genitori che aveva vivo nella mente, spiarli nella stanza, nell'ultima notte in cui la famiglia era unita. Era abbastanza grande da comprendere che erano passati diversi anni ma soprattutto il suo corpo non provava attrazione per quelle ...
    ... cose bensì repulsione: Elisa lo paragonava a qualcosa che si dovesse fare se si amava qualcuno e non voleva essere la sua brutta copia della madre. Sempre con questa ombra china su di lei. E Giovanni aveva il compito di farla ripulire da questi luoghi comuni e da tutte quelle costruzioni mentali, non facili da sopportare per una persona appena maggiorenne.
    
    Lui non se la sentiva di perdere la verginità in quella sera troppo bella per poter spenderla a fare qualcosa di troppo adulto per lui. Aveva dato solo 24 ore prima il suo primo bacio. E dallo sguardo di lei sicuramente il desiderio di proteggerla era più forte del penetrarla.
    
    I suoi genitori gli avevano dato fiducia e soprattutto non aveva con sé protezioni e le sussurrò:- sei bellissima.
    
    -grazie.
    
    Il ragazzo si aspettava anche un complimento ma comprendeva pian piano che la ragazza era di poche parole anche in quei momenti e decise di non darci peso.
    
    Elisa stava cominciando ad avere un pò freddo, mentre erano nudi sul letto e con il battito che era l'unica cosa che si muoveva in quella stanza da minuti.
    
    Restare lì tra le braccia era anche un segno di maturità per dimostrarle che sulla pelle avrebbe lasciato la sua impronta protettiva anche quando sarebbe arrivato il giorno della partenza.
    
    -infiliamoci sotto le coperte-, suggerì il ragazzo e si fecero spazio lì sul letto, mentre con le mani passavano lentamente sul corpo a guardarsi anche sotto la luce soffusa nella camera.
    
    Lentamente si sfioravano ...
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