In limo, a firenze - Racconti Erotici

In limo, a firenze

... affondare e nel ritrarci da Lei.

Lei non poteva che avere un amante esperto e io, forse, non ero stato scelto a caso.

Cosi' facendo le nostre palle, che si stavano contraendo nell'imminenza di un irresistibile orgasmo, si sfioravano ritmicamente: altro brivido!

Lucia sembrava tarantolata e si dimenava gemendo e, alternando sussurri e grida, ci invitava a farla godere e a venire con Lei.

Incredibilmente e all'unisono siamo esplosi tutti e tre simultaneamente in un orgasmo fragoroso e debilitante che ci ha trovati abbracciati l'uno all'altro con gli umori corporali che si mischiavano ai sospiri e ai rantoli di piacere.

Poi tutto e' finito velocemente come se la mia presenza fosse diventata poco sopportabile per Fabio che ha detto all'autista di tornare dove mi avevano preso.

Lucia , abbandonata sul sedile mi ha detto: ciao Alberto e grazie!

Io non potevo dire nulla, vincolato al patto del silenzio, Lei non poteva guardare, vincolata dalle bende e Fabio si era acceso un sigaro e versato un liquore dal frigo bar della limousine.

Sono sceso, ho messo in moto l'Harley e sono fuggito a casa.

In garage, pulendo la moto, ho trovato sul serbatoio qualche lacrima rappresa nella sua essenza salina. Sara' stato il dolore di non aver neppure potuto guardare "La schiena"? no, forse uno stupido moscerino.......

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