1. Perverse idee


    Data: 29/10/2018, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: PeoniaBlu, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma anche quando, con un gesto lo lancerò lontano non li guarderò, sarò così piena di me che da ignorare i gorgoglii delle loro larghe gole che deglutiscono saliva desiderandomi. Sono padrona della scena, faccio quello che mi va. La musica è sempre più dolce, io sempre più immobile, ma quando sento la voce di quel cantante nella mia testa va tutto in tilt e così inizio a muovermi, sinuosamente. L’unico gesto brutale lo compio per gettare via la bombetta dal mio viso e mi giro di schiena, inizio a denudarmi con eleganza e sento i rumori delle prime cinte metalliche che sbattono ai lati delle poltrone marroni. Mi volto. Avanzo edificata lungo quella passerella, piede destro perfettamente allineato avanti al sinistro e sempre così, in una scansione impeccabile, con la mia nudità rivolta verso quella platea di cui attacco a sentire le prime urla di sazietà.
    
    Mentre mi muovo schematica ma con naturalezza innata, sorridendo beffamene di quelle mani che già sfregano le loro aste, uno sguardo mi incanta e ne resto ipnotizzata.
    
    Ho scelto il pasto di questa notte, ho un movente per continuare la passerella.
    
    Scendo dal palco verso quella che dovrà essere la mia preda, intanto sento che l’eccitazione degli altri mi reclama. Devo essere pronta e perfetta quando arriverò da chi ora bramo ardentemente e, seguendo questo pensiero, lascio che lo sconosciuto della seconda fila affondi le sue mani tra le mie natiche e permetto alla sua lurida lingua di violarmi. La sua salivazione è ...
    ... nulla rispetto a miei umori che fluiscono. Mi piace il movimento che compie.
    
    Quando sono quasi soddisfatta cambio spettatore. Ho sempre fermo il mio obiettivo ed è sempre più forte l’incantesimo che esercita su me. Il suo sguardo mi istiga, sembra voglia dirmi ‘vediamo fin dove ti spingi’ silenziosamente, tacitamente mi domina, mi comanda e mi trovo ad aprire l’asola di quel nuovo spettatore diventato protagonista. Pochi metri davanti a lei e sotto gli occhi di tutti gli altri gli succhio il pene avidamente fermandomi solo poco a giocare con le labbra. Continuo fino a quando percepisco una smorfia sul viso di lei, che mi trasmette con una diversa angolatura della bocca e appena noto la sua mano sinistra sta per infilarsi nei suoi slip , con uno scatto lascio quello che stavo facendo, lascio quel pene ancora duro che mi pretende e sono su di lei, pronta per bloccarle la mano.
    
    Ora la scena è cambiata, siamo sole nella stanza dai mille specchi. La scorgo quasi intimorita nella sua candida vestaglia bianca lavorata, nel suo corpo confinato, dalla liscia pelle olivastra e da quegli occhi grandi e blu che mi penetrano meglio di un uomo.
    
    Le poggio le labbra sulla linea tra mento e collo e la bacio piano, la lecco. Sospira. Scendo e le bacio i capezzoli, grandi il doppio rispetto ai miei, li mordo e geme. Resto bloccata dalla sua espressione angelica e in frammento di secondo in cui mi chiedo come procedere, guardando le sue palpebre lievemente chiuse, all’improvviso rimango ...