1. la vergognosa ed umiliante trasformazione di una moglie per bene


    Data: 27/10/2017, Categorie: Erotici Racconti Autore: Giulius, Fonte: RaccontiMilu

    ... si insinuò come un tarlo e non riuscivo a fare a meno di pensarla seminuda esibirsi in uno di quei locali nella periferiria, magari obbligata contro la sua volontà , piena di vergogna difronte al suo cliente che si prendeva gioco di lei ‘il nostro serio avvocato &egrave una femmina da lap dance’. Non smisi di immaginarla in quel ruolo anche mentre facevamo sesso, ma restava solo una fantasia erotica come tante.
    
    Qualche volta cercavo di trascinarla ad osare di più , ma lei finiva sempre per svicolare, non ha mai avuto voglia di osare ed anche in vacanza al mare i bikini erano modello anni 60 e gli abiti non si discostavano di molto. Non parliamo dell’intimo decisamente super conservatore. Non le avevo mai detto niente, ma quella sera immaginandola con quella guepi&egravere, anche se fermo in strada con la gomma da cambiare, sentii una prepotente erezione.
    
    Finito risalii in auto ma quella sensazione non mi era ancora passata.
    
    Restai indeciso per un attimo poi il momento di follia: parcheggio e decido di entrare nel sex-shop. Un mondo fino ad allora sconosciuto, mi sentivo imbarazzatissimo. Un signore forse sui 50-55 anni con accento dell’europa dell’est mi chiede se può essermi utile. Fingo una certa sicurezza e poi, mentendo, gli dico che volevo fare uno scherzo ...
    ... a mia moglie: ‘un indumento un po’ sexy – gli faccio credere – &egrave sempre molto seria, e quella gu’pi&egravere mi piace molto’.
    
    Mi guarda e il colloquio si fa più confidenziale ‘ Capisco, non &egrave l’unico, sapesse quanti mariti come lei. Alcune mogli hanno bisogno di, come dire ‘ mi guardava come se cercasse un mio suggerimento per poi riprendere ‘ di essere spinte ad osare un po’ ‘.
    
    Mi guardavo intorno come se non lo stessi ascoltando.
    
    Mi chiese se cercavo qualcosa di particolare. Forse un poco inibito non seppi cosa rispondere. Mi propose dei fantasiosi falli in lattice e delle palline da geisha , di cui allora ignoravo l’esistenza. Con più decisione gli precisai che mi interessava qualche capo sexy, come quelli in vetrina visto che non ne aveva mai indossati.
    
    ‘non ci posso credere, non ditemi che non ha mai indossato un baby doll, un tanga o delle calze con il reggicalze?’ aggiunge fingendosi sorpreso.
    
    Il suo modo di fare diventava sempre più disponibile. Mi sentivo a mio agio a tal punto che iniziai a parlare di Mari come da uno psicanalista raccontandogli un po’ della nostra vita.
    
    Gli confessai cosa faceva nella vita, di come si vestisse quasi volesse nascondere il suo fisico.
    
    Sacha, così si chiamava, divenne quasi un confidente……………………….. 
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