1. Lo sconosciuto di Lucia


    Data: 24/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: lokrost, Fonte: RaccontiMilu

    ... alberi, rovi, macchine parcheggiate e vecchi muri di cinta di qualche fabbrica ormai abbandonata.
    
    Il tempo sembra non passare, come nessuna è l’auto che raggiunge questo posto sperduto.
    
    Solo il vento che soffia tra gli alberi, spezza questo silenzio assurdo.
    
    17.05
    
    Finalmente il bus.
    
    Anche questa sera non esco con le amiche, mangio rapidamente con i miei senza nemmeno aprire bocca. Mi lavo frettolosamente sotto la doccia e subito dopo mi butto nel letto.
    
    Quasi non voglio pensare, quasi non voglio aver mai aperto quella chat eppure tra le gambe sento un certo prurito. Il pacchettino dello sconosciuto è qui nel letto, con me, ancora con il contenuto all’interno.
    
    Crollo nel sonno più profondo.
    
    Il cellulare squilla, un sms, la promozione sta per terminare, fanculo.
    
    Apro gli occhi, guardo l’ora, 13.45
    
    – Cazzo quanto ho dormito!!! –
    
    Affianco a me ancora il pacchettino chiuso.
    
    – Lo sconosciuto! – penso
    
    – L’appuntamento! – quasi grido mentre senza pensarci mi alzo e corro a prepararmi.
    
    Torno però subito indietro, guardo sul letto quel pacchettino, sbuffo e prendendolo in mano vado verso l’armadio.
    
    Solo perché il pacchettino è qui con me, quasi mi sento osservata mentre mi spoglio. Quasi sento che mi sta osservando, che sa come sono fatta, che sa quasi cosa voglio. Ma cos’è che voglio???
    
    Una volta nuda, apro il pacchettino.
    
    Dentro di esso, tessuto nero, sottile, quasi un filo, quando lo prendo in mano, quasi mi eccito già.
    
    Non ho ...
    ... mai avuto un perizoma tanto “minimale” che oltre un piccolo triangolino sul davanti, è composto di un semplicissimo filo nero che va a fasciare il mio culetto perdendosi completamente tra le mie chiappe.
    
    – Nemmeno nei porno ho visto usare perizomi così sottili – dico tra me dopo averlo indossato.
    
    14.00
    
    Finisco di vestirmi frettolosamente, per poi fermarmi di fronte lo specchio.
    
    – devo mostrare bene cosa c’era nel pacchettino – mi dico ricordandomi il messaggio scritto nella lettera.
    
    Con le mani allargo la cintura di un buco e prendendo la vita già bassa dei pantaloni, la spingo ancora leggermente verso il basso.
    
    L’effetto è quello voluto dallo sconosciuto e senza risultare volgare, pochi millimetri sopra il bordo dei jeans, sbuca il sottile filo del perizoma, sui fianchi ed anche sul culo.
    
    Mangio frettolosamente qualcosa scaldato al microonde per poi fiondarmi in strada, diretta verso la fermata del bus 8.
    
    Con il cuore che sembra uscire dal petto, a passo svelto, per non arrivare in ritardo, camino rumorosamente con le infradito che sbattono ritmicamente sui miei talloni ad ogni passo.
    
    15.00
    
    Caldo cocente.
    
    15.02
    
    Arriva il bus 8.
    
    Non so perché sto salendo.
    
    Non so perché mi sto andando nuovamente a posizionare al fondo del bus, senza sedermi, rivolta verso le porte.
    
    Non so cosa vuole questo sconosciuto.
    
    Non so cosa voglio io.
    
    – Forse è per questo che voglio andare da lui? – mi domando prima di perdermi nella strada che scorre ...
«1...345...22»