1. Incontro tra scrittrici : Monica ed Eva


    Data: 21/10/2018, Categorie: Lesbo Autore: iset60, Fonte: RaccontiMilu

    ci eravamo conosciute perch&egrave le avevo scritto per farle i complimenti: avevo letto un suo racconto e mi era piaciuto e le avevo scritto. mi aveva risposto. le avevo riscritto per farle sapere che anch’io avevo scritto qualcosa e le avevo detto che scrivevo in un blog, mio personale, anche se avevo rallentato per diversi motivi. ma mi aveva incoraggiato. le volevo far leggere le mie ultime fatiche, anche perch&egrave le volevo mandare a un editore. così fissammo un appuntamento da lei, che abitava nel centro Italia, mentre io stavo più a sud. Eva , questo &egrave il suo nome mi aspettava alla stazione di Orte. non sapevo dove abitasse in realtà, se avremo o meno visto l’Adriatico o il Tirreno. per l’occasione avevo indossato il mio solito vestito da lavoro, quindi un tailleur blu e una camicia colore panna. sotto un reggiseno dello stesso colore che sosteneva il mio già abbondante seno. le trasparenze lasciavano,volutamente intravedere i capezzoli con le grandi areole. un braccialetto e l’orologio , un anello, occhiali da sole. le avevo detto che mi avrebbe riconosciuta dai vestiti e dai capelli rossi. non ci eravamo scambiate il cellulare. per privacy . lei, Eva sarebbe stata più sportiva, così mi disse: la donna che vidi indossava un jeans e una tshirt bianca, senza reggiseno, e una giacca sul verde chiaro.per riconoscerla mi disse: “quando vedi una con la giacca verde chiaro e una fotocamera in mano, ecco quella sono io. non puoi sbagliarti Monica.”
    
    e così, scesi ...
    ... che erano le 9 e 30 e mi guardai intorno. eccola era lei, ci riconoscemmo nello stesso istante. Eva era un po’ più alta di me, di certo più in linea. al confronto ero goffa con il tailleur e le ballerine. ma non sopporto le scarpe con i tacchi alti, per via dei miei piedi. ti slancerebbero, mi dirà poi Eva. io : ” Eva?” e lei : ” Iset/Monica?” io : ” fai solo Monica…” ci abbracciammo e ,nel farlo le posi una mano sulla schiena,che mi confermò che non portava reggiseno. beata pensai, se potessi anch’io lo farei, ma con tutto il mio davanzale morbido. Eva : ” hai fatto colazione? prendiamo qualcosa? ti va un caff&egrave?” io : “perch&egrave no? andiamo! quì in stazione?” Eva: ” no andiamo ho l’auto quì vicino, ci fermiamo lungo strada”
    
    Eva: ” oggi sei mia ospite, almeno per buona parte della giornata: ora andiamo a casa mia a XXXXXX. un’ora di auto ma ora prendiamo il caff&egrave.”
    
    entrammo e consumammo il nostro caff&egrave e riprendemmo subito il cammino. Eva: ” non vedo l’ora di leggere i racconti che hai in borsa. Sai che sei graziosa? mi aspettavo una balena o comunque una donna pienotta e cicciotta, invece mi sembri normale …oh scusa ” e nel dirlo mi appoggiò una mano sulla coscia. ” volevo dire non grassa grassa” io risi e anche lei con me. io :” non preoccuparti, anche tu sei graziosa sai? voglio dire che sei spigliata e sorridente. mi piaci” e nel dirlo le posai una mano sulla sua che era sopra la leva del cambio. Eva : ” dimmi Monica, com’&egrave che hai iniziato ...
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