1. Troppo pervertita


    Data: 20/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Scollatura al punto giusto, Fonte: EroticiRacconti

    “fuori di qui”
    
    “non voglio andare, ti prego”
    
    “esci subito”
    
    “ma fa freddo. Non posso solo aspettare che…”
    
    “no, devi andare via ora. Non ti voglio più vedere.”
    
    “sei completamente rincoglionita”
    
    “lo so.”
    
    “perché dovrei andare via di qui alle tre di notte quando sei tu quella che vuole per forza da me…”
    
    “perché è casa mia”
    
    “anche mia, dove dovrei andare.”
    
    “vai pure dove vuoi. A me non importa.”
    
    L’uomo nudo si sente attaccato dalla donna che lo spinge contro la porta d’uscita. Non gli è mai successo prima, non sa come comportarsi.
    
    La donna l’aveva avvisato. Non aveva bisogno di uomini, voleva solo una scopata. Ma poi avevano messo su famiglia e ora erano costretti a questo. L’uomo nudo, con in mano le scarpe, i pantaloni e una camicia si era trovato fuori dalla porta di casa sua, senza chiavi.
    
    Aveva bussato.
    
    “Non mi vuoi fare entrare? Va bene. Non me ne frega un cazzo. HAI SENTITO? Non me ne frega un cazzo.”
    
    Aveva iniziato a lamentarsi tra sé e sé balbettando concetti distorti.
    
    “tu volevi che… che… io… ma io non… non. Ma vaffa… vaffanculo. Tu… tu… pensi che… fanculo. Io… io ora io… dormo qua. HAI SENTITO? DORMO… DORMO QUA. PERCHE’ NON VINCERAI DI NUOVO TU. IO QUESTE COSE NON VOGLIO FARLE E SE TU VUOI FARLE… SE TU VUOI FARLE… SEI UNA… VAFFANCULO. E… NON MI VESTO. NON MI VESTO. NEANCHE I PANTALONI METTO. IO… IO… fanculo”
    
    L’uomo nudo lancia i vestiti contro la porta e le scarpe contro la finestra a trenta centimetri da lui, e si ...
    ... sdraia per terra, con una mano in faccia e una sul pene. L’uomo nudo non ha freddo, ma gli fa male la spalla.
    
    “troia. Solo una troia. Questo sei.”
    
    La donna che lo aveva spinto contro la porta esce appena sente la frase e lo guarda dall’alto, sorridendo. L’uomo nudo la guarda e si gira verso l’alto togliendo la mano dal pene.
    
    “sei una troia. Va bene. Hai vinto. Facciamolo.”
    
    “ci voleva così tanto?”
    
    “mi fai schifo. Sei una troia. La più troia del mondo. Meriti di essere punita.”
    
    La donna si gira e corre in camera da letto urlando. L’uomo la insegue e appena arriva prende il frustino. Lei è sul letto che lo guarda.
    
    “mi hai fatto male alla spalla prima, ora ti farò male io.”
    
    La frusta con forza.
    
    Lei gode.
    
    Le strappa di dosso i vestiti sporchi da cucina e la biancheria.
    
    Le fa mettere le mani contro lo schienale del letto e la colpisce sul gluteo nudo.
    
    “ti apro in due, perché sei una troia e per colpa tua stavo per dormire fuori. Sei riuscita ad avere quello che volevi. Sei riuscita a farmelo dire finalmente. TROIA.”
    
    “SIII”, era l’unica cosa che diceva lei.
    
    Il pene era in erezione, e puntava contro l’ano spoglio della donna. Non c’era da aspettare.
    
    “Tutto questo, tu hai sempre voluto questo. Io ti ho sempre detto no. Ma sarai tu a dire no adesso.”
    
    L’espressione di lei si è fatta seria. Con una mano si è parata l’ano. Ma non è bastato. Lui l’ha spinta contro il materasso e con due frustate ben assestate l’ha obbligata a togliere la mano. Ha ...
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