1. L'Organizzazione (Capitolo 3)


    Data: 20/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit, Fonte: EroticiRacconti

    Un guanto nero afferrò il polso Valeria non appena la ragazza aprì lo sportello. Fu trascinata fuori con un’azione fulminea, tale da non lasciarle neppure il tempo di gridare. Quando tentò di farlo era ormai troppo tardi, perché si ritrpovò com una mano premuta sulla sua bocca.
    
    Il tizio che l'ha trascinata fuori ha una corporatura atletica, è un po' più alto della media ed indossa tuta nera e passamontagna; la trattiene a sé bloccandole le braccia dietro la schiena.
    
    Pochi istanti e sulla scena compaiono altri due soggetti, indistinguibili dal primo, dal momento che hanno corporatura simile ed indossano anche loro tuta nera e passamontagna. Si muovono con rapidità e sanno esattamente cosa fare; che si tratti di professionisti è fuori discussione, con ogni probabilità, ex membri di forze speciali paramilitari, insomma mercenari.
    
    Mentre il primo continua a trattenere Valeria, gli altri due trascinano fuori dall'auto Andrea ed iniziano a malmenarlo. Il ragazzo subisce, non si azzarda a reagire, resta a terra e d’istinto si mette soltanto le mani sul capo per proteggersi. Gli assestano un paio di calci in pancia con gli anfibi, poi gli ordinano di risalire in auto ed andarsene, aggiungendogli di stare zitto per sempre, se ci teneva alla pelle.
    
    Andrea risale, chiude lo sportello e mette in moto, partendo con decisione e tirando le marce basse fin quasi al fuori giri, come se stesse fuggendo. In meno di un minuto, l'auto di Andrea è già scomparsa dalla scena, mentre ...
    ... nel frattempo, i due che lo avevano malmenato, raggiungono il loro compare che continuava a trattenere Valeria. Sfilate dalla gamba sinistra della ragazza le mutandine, peraltro già calate, le immobilizzano caviglie con una robusta fascette di plastica. Pochi attimi dopo, le bloccano anche i polsi dietro la schiena, servendosi di un’altra fascetta.
    
    Pochi istanti dopo l'applicazione delle fascette, Valeria sente ridursi la pressione della mano sulla sua bocca ed in effetti, il tizio la lascia completamente, passandola agli altri due colleghi, che la trattengono per le braccia. Valeria sta per gridare, quando l'uomo che l'aveva trattenuta fino a quel momento, le assesta due poderosi schiaffi sulle guance, stordendola.
    
    Con calma, estrae dalla tasca due compresse e le ordina di di aprire la bocca. Valeria sente quella voce, ma a causa dei colpi ricevuti, le sembra lontana, ovattata, come se il tizio si rivolgesse a qualcun altro. L'uomo ripete l'ordine ed il suo tono diventa intimidatorio, decisamente più inquietante dei ceffoni.
    
    - Ho detto che devi aprire la bocca, puttana!! -
    
    Parole ben scandite, praticamente urlate nell'orecchio di Valeria, un'esclamazione a cui seguirono altri due schiaffi poderosi. Uno dei due uomini che la trattenevano, le chiuse le narici, stringendole fra il pollice e l'indice della mano.
    
    - Su, fa la brava, apri quella bocca, altrimenti il mio socio ricomincia! -
    
    Ormai in debito d’aria, Valeria aprì la bocca per respirare. Il tizio che ...
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