1. Trattamenti – Parte 1


    Data: 20/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: SilverShine, Fonte: RaccontiMilu

    work in progress
    
    Ciao a tutti, quello che state per leggere è più che altro un introduzione, non una storia a sè stante. Mentre lo buttavo giù l’ho immaginato, quindi mancano diverse cose, come la descrizione fisica dei personaggi e un antefatto. Magari in futuro vedrò di risolvere! Il mio contatto è in calce, scrivetemi numerosi!
    
    ==Cap 1==
    
    Ero steso sul lettino a pancia in giù, guardando il pavimento da un apertura all’altezza della faccia. Sentii dei passi. Avrei voluto girarmi ma le braccia incatenate al telaio del lettino me lo impedivano. La sua voce suonò dolce sopra di me -Non ti preoccupare, faccio in un attimo-
    
    Prese a tagliarmi i vestiti con una forbice, con gesti veloci, a tratti frenetici… ma la cosa che mi terrorizzava di più era la ninna nanna che sussurrava nel frattempo. La sfera di plastica che avevo in bocca mi impediva di produrre suoni articolati e non potei fare altro che tirare le corde e mugolare in maniera piuttosto ridicola, mi resi conto dopo.
    
    Poi mi cosparse di una crema -Vedrai- mi disse -avrai la pelle liscia come una pesca-. Una volta terminato emise un risolino soddisfatto – Passiamo ai capelli!-. Prese una macchinetta e mi rasò a zero, dando poi una passata di rasoio.
    
    Dopo mi ripulì dalla crema e urlò rivolta alla porta: -MI SERVE UNA MANO!-
    
    Entrò un uomo e rispondendo a un gesto della donna mi liberò una mano, me la legò sull’altro lato del lettino e fece lo stesso con l’altra mano e le gambe, una alla volta.
    
    Intanto ...
    ... la donna mi schiacciava la testa contro il lettino, impedendomi qualsiasi movimento.
    
    Senza avere la minima possibilità di ribellarmi mi ritrovai disteso pancia all’aria, ancora una volta inerme.
    
    Mi cosparse di crema anche il petto e il pube e mi infilò il pene in una serie di anelli di metallo tenuti un fila da un asta, un altro anello intorno ai testicoli e l’ultimo attorno a entrambi. La struttura mi teneva il pene rivolto verso il basso, impedendomi l’erezione.
    
    Poco dopo mi mise dei bracciali ai polsi e alle caviglie, mi pulì il petto e con l’aiuto dell’uomo mi legò con una corda i bracciali delle caviglie e dele braccia. Mi fece scendere dal lettino e mi accorsi di quanto fossero corte le corde! Potevo solo gattonare o mettermi in precario equilibrio in piedi, tenendo gambe e schiena piegate.
    
    -Va bene?- chiese l’uomo.
    
    -Perfetto- mi legò a una catena fissata al muro con un lucchetto -è facilissimo!-
    
    -Vediamo di sistemare la bocca- Mi tolse di bocca la sfera e prese uno strano oggetto, simile a un paradenti -Da bravo, apri la bocca. AAAAAAAAAA- Cercai di voltarmi, di sfuggire, ma mi tappò il naso e l’uomo mi schiacciò l’addome con un gesto deciso.
    
    Istintivamente aprii la bocca e subito lei infilò il coso tra i miei denti.
    
    -Ecco fatto!- Lo strumento mi teneva la bocca semiaperta con una dentiera fissa che mi coprivai denti, attaccata a essa una striscia di latex che fuoriusciva dalla bocca e si fissava dietro alla testa con una cinghia. Attorno alle ...
«12»