1. Carnevale


    Data: 26/10/2017, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... riconobbi la voce di mia moglie mentre qualcuno provava a aprire la porta, che fortunatamente avevo chiuso da dentro. Non mi preoccupai, ero già oltre questi pensieri, intento solo a mordermi la lingua per non urlare il mio piacere mentre le venivo in bocca, agitandomi come percorso da una corrente elettrica, una mano a uno scaffale per reggermi, l’altra sulla sua testa per non farmi abbandonare. Inutile, non ne aveva alcuna intenzione, non si staccò da me fino a quando non ebbi finito di schizzarle dentro tutto il mio seme. La sua lingua sulla cappella mi donò le ultime stille di piacere prima di rialzarsi e guardarmi sorniona, cercarmi le labbra con le sue che sapevano di me.
    
    Fuori dalla porta non veniva più alcun rumore. Cautamente la aprii, guardai e sgattaiolammo fuori sotto gli sguardi divertiti di due ragazze. Appena nel salone principale ci separammo.
    
    Mentre tornavo al tavolo pensai che nemmeno le avevo tolto la mascherina.
    
    Mi giustificai con mia moglie, un po’ incavolata, adducendo un po’ troppo alcool e la necessità di andare in bagno a rimettere, Il mio pallore, il mio fare da ubriaco la convinsero e sciolsero l’espressione dura del suo volto. Solo io sapevo che ero sì ubriaco, ma ubriaco di Colombina di cui ancora sentivo il profumo, il tepore del suo corpo addosso al mio.
    
    Riprendemmo la festa e io preferii restare al tavolo senza farmi coinvolgere in tutti i balli a cui mi spronarono. Con gli occhi la cercai ancora senza successo e solo alla fine, quando ormai stavamo andando via, la vidi dirigersi al nostro tavolo in compagnia di un’altra dama del settecento che prima non avevo mai notato. Un attimo di paura/ansia/contentezza prima di scoprire che era venuta a salutare il mio amico che ce le presentò come due colleghe, e finalmente la vidi senza maschera, sorridente, ironica e la frase di rito ‘&egrave stato un piacere’ che ci scambiammo alla fine, separandoci, assunse un significato reale e veritiero per entrambi.
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