1. La donna migliore, la peggiore troia


    Data: 20/09/2017, Categorie: Hardcore, Dominazione / BDSM Feticismo Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... sotto le dita.
    
    Sott’ occhi vidi il cazzo dello zio saltare sull’ attenti, colto di sorpresa.
    
    Continuai a dedicarmi a mia madre, con la mia azione fisica, i****tuosa, ma carica di tutta la mia pietà per quella povera donna e di tutto l’ amore possibile.
    
    Incredibile a dirsi, ma per un attimo fui grata a quella carogna di mio zio, imponendomi quel rapporto così intimo con mia mamma, mi permetteva di dare sfogo a una passione che, altrimenti, non avrei mai potuto esprimere.
    
    Lei si lasciò andare, lo sentii … e vidi i peli del suo collo rizzarsi, mentre le massaggiavo la schiena, giù e giù, fino all’ osso sacro …
    
    allora invogliata dal suo inarcarsi, scesi con la mano tra le natiche, superai il buchetto bruno del suo culo e raggiunsi la vulva della mamma, di conformazione gonfia e paffuta: carnosa
    
    Era un piacere tenerla in mano, tutta nel palmo.
    
    Per fare del mio meglio mi posi sul suo fianco, di modo che, comodamente, potevo raggiungere sia i seni che la schiena con le mani.
    
    Mi feci coraggio, e baciandole il viso, cercai col dito medio la sua fessura sotto il pube completamente rasato.
    
    Mi inoltrai di pochi centimetri in quello spacco caldo e mi ritrovai con le dita nel bagnato, dentro la figa infatti, mia madre era già in un lago di piacere.
    
    La feci voltare verso di me e, e facendo in modo che lo zio vedesse bene, la baciai in bocca, la lingua apriva le labbra di lei e cercava la sua, il bacio più dolce della mia vita.
    
    Le esploravo la bocca con la ...
    ... lingua, godendomela tutta, le passai sui denti, sulle gengive, le trovai la lingua e appiattii la mia sulla sua, come per assaggiarla.
    
    La costrinsi a produrre saliva e la bevvi come un liquore ardente …
    
    in figa intanto avevo inserito due dita e tiravo verso l’ alto, come se l’ avessi presa all’ amo.
    
    La mia mamma, per assecondare la penetrazione delle mie dita, si sollevava sulle punte dei piedi e apriva le cosce … ero in sollucchero, e anche lei …
    
    - Falla sedere sul letto – ordinò mio zio in preda al piacere, col cazzo tra le dita – … e leccala …
    
    Sei brava, Giovannella! –
    
    Mia madre ebbe un sussulto, ultimo tentativo di ribellarsi all’ i****to, ma soprattutto cercando di evitarmi il rapporto con lo zio.
    
    Non voleva che fossi deflorata da quel maiale e facessi la sua stessa fine di succube. Usata come una puttana per il suo piacere.
    
    Delicatamente la accompagnai sul letto e lei si sedette, come quando qualche volta le avevo visto fare quelle sere che dormivo in camera sua: recitava le orazioni mentre si toglieva le calze e la biancheria intima, seduta proprio come adesso.
    
    Mi inginocchiai a suoi piedi, e le poggiai la testa sulle gambe, che lei mi accarezzò con gesto materno, poi delicatamente, come se chiedessi la sua collaborazione, le allargai le cosce il più possibile, per farmi spazio fino alla sua fessura.
    
    Era troppo, non ce la facevo più, e affondai la faccia nella sua figa
    
    baciando, leccando, succhiando gli umori di mamma, ritrovando tutti i ...