1. Amelia 4


    Data: 07/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Verlaine, Fonte: EroticiRacconti

    I giorni successivi Amelia si interrogava sulle emozioni svegliate dall'esperienza delle violenze subite da Emilio. L'umiliazione e la vergogna avevano lasciato il posto ad un turbamento il cui senso ancora non riusciva a mettere a fuoco. Come a sagome nascoste dietro ad un vetro opaco, intravedeva dentro di sé le emozioni che si agitavano: sentirsi usata ed abusata non la lasciava afflitta ma le lasciava un senso di piacere, ma il cui significato e portata ancora non le era chiaro.
    
    Emilio da quel giorno non aveva più abusato di lei. Era venuto più volte a trovarle, e anche varie volte aveva visto sua madre in ginocchio a fargli un pompino, ma non l'aveva più toccata, forse rispettando una richiesta di Rosy. Fra lei e sua madre d'altronde non c'erano barriere o segreti, e spesso e liberamente assisteva ai suoi incontri sessuali.
    
    Ma Amelia voleva approfondire il senso di questi turbamenti.
    
    Non senza qualche paura, ma decisa ad andare fino in fondo, si iscrisse ad un sito di incontri sadomaso. Si presentò come donna desiderosa di essere dominata.
    
    Raccolse diversi contatti.
    
    Per lei era naturale parlarne con sua madre, e con lei decise di organizzare un incontro con diversi uomini a casa sua.
    
    Il giorno previsto accolse otto dei contatti che aveva selezionato, li fece accomodare in sala. Poi accompagnata da sua madre Amelia si portò verso un tavolino basso con quattro anelli agli angoli. Rosy davanti agli uomini la spoglió e la legò agli anelli in modo che ...
    ... restasse immobile in ginocchio a pecora, ma accessibile da dietro e da davanti. Quindi rivolgendosi agli uomini oramai eccitati, Rosy disse 'è pronta', e si mise sul divano a godersi la scena di quello che le avrebbero fatto di lì a poco.
    
    Amelia era tesa, con i sensi accesi a percepire cosa accadeva attorno. Sentiva gli uomini dietro di lei che si stavano spogliando, sentiva le parole che si scambiavano.
    
    La stavano valutando! Parlavano di lei come si parla di una vacca esposta al mercato bovino!
    
    Commentavano il suo corpo, apprezzando che fosse giovane e inesperto, e che per questo avrebbe sofferto fisicamente e psicologicamente di più.
    
    Discutevano del suo culo, giudicando l'ano ancora molto stretto, e per questo assaporavano il momento che glielo avrebbero rotto ripetutamente, anticipando il piacere di sentirla urlare per il dolore.
    
    Anche la bocca era nei loro discorsi. Vedevano la sua giovinezza ancora vicina all'innocenza e assaporavano di come avrebbe pianto per le violenze che le avrebbero inflitte.
    
    'Facciamone una troia!', sentì a un certo punto dire da quello che intanto le si era fatto dietro. Era quello grosso, forse il più rozzo del gruppo.
    
    'No fermo!' disse un altro, Amelia non aveva capito chi fosse ma capì poi che era come una sorta di direttore, che guidava gli altri e decideva quello che sarebbe stato fatto.
    
    'Prima la frustiamo, che sia violentata mentre già sta piangendo'.
    
    Questo non se lo aspettava. Fu presa dal panico. Urló un 'no!' lungo ...
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