1. Il diletto che ti trascina


    Data: 06/10/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quella sera era tardi, io stavo guardando fuori dalla finestra mentre avevo addosso una di quelle camicie estive da notte che arrivano al ginocchio a forma di canottiera, visto che lasciano intravedere tra l’altro la schiena scoperta fino alle scapole. D’improvviso udii percuotere all’ingresso, aprii e lì davanti c’eri tu, in quell’attimo spontaneamente ti ho abbracciato, tu in un primo momento hai stentato, in seguito mi hai stretto con un braccio intorno alle spalle e una mano l’hai appoggiata decisa ed energica sul mio sedere.
    
    Io ti ho guardato sorridendo mentre la mano che prima era intorno alle mie spalle l’hai fatta scivolare con dolcezza lungo la mia schiena, poi hai fatto qualche passo in avanti senza lasciarmi da quell’abbraccio così caldo e con un piede hai spinto la porta fino a chiuderla. Successivamente mi hai poggiato dolcemente per terra mentre portavo un dito sulle mie labbra, senza però riuscire a staccare i miei occhi dalla tua figura, poi ti sei tolto la giacca che avevi sopra e ti sei seduto davanti a me, scostando il mio dito e posando il tuo sulle mie labbra.
    
    Senza dirci niente, senza emettere nessun suono, eppure soltanto guardandoci, io ho aperto le mie labbra baciando il tuo dito, dato che la mia lingua sempre famelica e smodata ha cominciato a scivolare su di esso. Io ho afferrato con la mia mano il tuo polso e ho lasciato che la mia lingua scorresse fino a giungere sul tuo collo e con un movimento leggero mi sono messa sopra di te, cingendoti ...
    ... con le gambe senza smettere di leccarti e di succhiarti il collo. Le tue mani finalmente si sono posate sulle mie cosce fino a giungere sul mio sedere, mentre un tuo dito accarezzava spudoratamente il mio solco.
    
    Con la testa ti sei chinato come per voler baciare i miei seni, io ho posato le mie mani dietro il tuo collo e mi sono spostata leggermente indietro per donare i miei seni alle tue labbra vogliose. Da sopra la camicia da notte hai cominciato a stuzzicare i miei capezzoli, dato che loro hanno risposto senza farsi attendere troppo diventando duri sotto le carezze della tua lingua. Io ero interamente abbandonata a te, alle tue carezze, intanto che quei gemiti leggeri quasi sussurrati hanno infranto quel silenzio.
    
    Le tue mani sono salite fino ad arrivare sotto le mie ascelle, mi hai messo davanti a te in piedi, ci siamo guardati e in un attimo ci siamo capiti. Io mi sono voltata, mi sono piegata mostrandoti il mio sedere mentre mi toglievo gli slip, perché tu senza freno e quasi con rabbia mi hai afferrato le cosce avvicinando il tutto alla tua lingua appassionata e vogliosa, io ti ho lasciato fare intanto che le mie mani raggiungevano le tue che erano sulle mie cosce.
    
    Con un sorriso che sfiorava la perversione io ti ho fermato, mi sono girata e ho sfilato la camicia. Attualmente mi piego sulle ginocchia e prendendo il tuo viso fra le mani ti bacio, mentre le tue mani tornano sul mio sedere invitandomi a tornare nella posizione di prima. Io continuo a baciarti, ...
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