1. Rita: La postina porca


    Data: 06/10/2018, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    Storia Vera
    
    Quello che non ti aspetti accade sempre. Il desiderio è una mia costante irrefrenabile, per anni ho sofferto costipato tra vincoli morali, timori, timidezze, insicurezze. Non ho mai pensato a me stesso e ai miei veri desideri...mi sono ricostruito, dopo troppi fallimenti le mie timidezze e paure hanno fatto il mio male, per lunghi anni, e ora non permetto più a nulla e a nessuno di scalfire le mie sicurezze. Io punto a soddisfare i miei bisogni.
    
    I miei momenti di calma e di relax sono sempre in compagnia di me stesso. Riesco a vivermi benissimo...adesso che mi prendo quello che voglio… quando questo mi è possibile. Spesso mi ritrovo solo, per mia spontanea volontà, sul letto o sul divano a pensarmi e a ricordare le mie numerose esperienze, a godere dei ricordi con fotografie, con video brevi ma intensi che mi riguardano, che riguardano le mie compagne occasionali, a cui spesso ho chiesto di poterle filmare.
    
    Spesso quando sono libero rivedo brandelli della mia vita e mi scopro con le mani giù, mentre abbasso i miei boxer e trovo il mio splendido cazzone, il mio orgoglio di maschio. Ho scoperto con il tempo il gusto di amarmi e spesso la mia mano parte, come in una canzone di Lucio Dalla, per una gustosa masturbazione.
    
    A le foto, i video con la voce delle donne che ho posseduto mi danno il là per una eccitazione piena e inossidabile che in me può durare giorni. Nel valutare alcuni ricordi mi è venuta voglia di rivedere il video di Rita, un video poco ...
    ... visto. L’amosfera era quella di quei giorni in cui ero intento a desiderarmi e a toccarmi, ad amarmi per una volta completamente, da solo, senza pensare a fare godere una donna; pensando a me, al mio equilibrio. Ero andato con la mia mano sempre più freneticamente e avevo iniziato a godermi quando il citofono aveva suonato. Avevo fatto finta di non sentire nulla, ma purtroppo aveva squillato nuovamente. io ero intento in me stesso, e non avevo alcuna voglia di lasciare a metà la ricerca del mio piacere intimo. Ma lo scocciatore insisteva e Perduta la calma uscii dal letto nudo, scalzo. In due passi ero a rispondere con veemenza ma dall’altro capo non vi era risposta. Ancora più alterato tornai a letto maledicendo chi faceva questi scherzi imbecilli. Ebbi il tempo di acquietarmi, la mano riprese il suo dai e vai, quando accade quello che non ti aspetteresti mai. A suonare questa volta fu il campanello della porta e maledissi di nuovo il mondo. Guardai dallo spioncino…... nessuno maledizione…….. nessuno. Aprii la porta con rabbia chiunque fosse se la sarebbe dovuta vedere con me…..ma impietrii. Mi trovai davanti Rita, la postina che mi sorrise con imbarazzo e mi disse che c’è una raccomandata e siccome sapeva che io sarei stato a casa, per evitarmi di doverla andare a ritirare in chissà quale ufficio postale, aveva preferito salire. Avevo conosciuto Rita proprio all’ufficio postale, avevamo mangiato un paio di pizze insieme ad amici comuni, lei era divorziata e fra noi si era ...
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