1. Will si vergogna e non vuole fare il "crister


    Data: 06/10/2018, Categorie: Feticismo Autore: colomboo, Fonte: xHamster

    Will ha 18 anni. Si sente grande e risponde male, nonostante l'impegno de genitori. Ma arriva un giorno in cui fare i maleducati non gli servirà proprio a nulla. Sono passati quattro giorni dal giorno di Pasqua, e non è ancora riuscito ad andare di corpo. Come da piccolo, ha mangiato troppa cioccolata. E ricorda bene com'è andata a finire l’ultima volta: microclisma!! Ha cercato anche ieri di farla, ma sono uscite, con grande sforzo, solo alcune palline dure, il resto resta lì e non esce. E il mal di pancia lo piega in due. Si sente una miseria, e a pranzo non mangia quasi, tenendosi il ventre. La madre lo vede e comincia a intuire. Per caso gli ha sentito l'alito, che denota una brutta indigestione. E allora prende l'iniziativa, stavolta non si scappa, Will!
    
    "Will, stai bene? hai una brutta cera...", "ho solo un po' di nausea, mamma, che palle". "hai mal di pancia? ti vedo sofferente", "Mmmmm... no... io...". "adesso chiamo il dottore". "No! un'altra volta, no!" pensa Will, che comincia a percepire un certo panico. "Allora fai sentire la pancia alla mamma, che di queste cose ne sa, altrimenti lo chiamo seduta stante!".
    
    Will spera di scamparla, in fondo la mamma non è mica infermiera. Va in camera con sua madre e si stende a pancia in su. Lei gli scopre il ventre e comincia a palparlo con energia, Will si lamenta, e sua madre sente il fecaloma che gli sta tappando il retto. Capisce che non c'è scelta: ci vuole subito un bel clistere! Will la guarda e capisce. No! Non ...
    ... voglio! Lei si alza e gli spiega che bisogna fare un "cristeretto", che poi starà subito meglio, altrimenti dovrà portarlo in ospedale. Will sente un nodo in gola, si ribella, sbraita come un bambino, dicendo che lui è grande e il "cristeretto" è una cosa da bambini.
    
    E allora sua madre lo contraddice severamente, dicendogli che certo dovrà fargli un bel clistere, ma non voleva spaventarlo. Will si comporta come un bambino e si alza, lei lo afferra saldamente e gli sferra due belle sculacciate. "E adesso mi dici da quanti giorni non vai di corpo!" "Va bene va bene! basta! è da Pasqua, sono..."
    
    "Sono quattro giorni, Will! quattro giorni!" Arriva anche il padre, a cui viene spiegata la faccenda: Will è bloccato e non vuole fare il clistere. Non c'è scelta.
    
    La madre si avvia verso l'armadietto dei medicinali, ed estrae una confezione di supposte per adulti, mentre il padre riporta con determinazione il figlio a letto, se lo mette di traverso sulle ginocchia e gli cala i calzoni fino alle ginocchia.
    
    Sopraggiunge la madre con le supposte, e della crema fissan. Will non scalpita più, dopo la razione di sculacciate che gli ha impartito il babbo, si sente come da piccolo, e si vergogna a morte, il volto rosso fuoco quando vede la madre arrivare con una mano guantata. Lei si mette in ginoccho vicino al suo culetto e gli abbassa le mutande, quel che basta per scoprire l'ano, rosso fuoco anche lui per gli ultimi sforzi, vani. La madre emette un verso di disapprovazione: se ...
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