1. Nell’Oscuro Regno delle Ombre


    Data: 06/10/2018, Categorie: Hardcore, Dominazione / BDSM Trans Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... nell'ultimo anno non ne aveva sentito l'esigenza.
    
    Invece di iniziare a fare sesso però, Janeth, nonostante fosse sdraiata sul letto con lui, iniziò una falsamente sofferta descrizione di quello che c'era stato con la "famiglia" del sig. Gino.
    
    Gli amplessi, le copule e gli intrighi vennero riferiti in tutta la loro sconcezza: unico responsabile? Il povero Ludo che, intanto, ascoltava impotente dal sediolino della toilette.
    
    Ciro era meridionale e focoso e non apprezzò subito la vena erotica sottesa nella parole della sua "femmina".
    
    "L'eiaculazione è il momento tragico, più atteso e più temuto" racconta Ludo di quella serata, "e quei due sapevano come adoperarla contro il mio piacere e la mia dignità. Che potevo fare? Se non aspettare quelle fatidiche ore che mi avrebbero ridato un'eccitazione tale da apprezzare la tortura che, Ciro, d'accordo con mia moglie, mi stavano imponendo."
    
    Pretesero che Ludo si mettesse in piedi e, mentre ridacchiavano, si facesse la sega fino a venire, col pisello moscio e senza goderne. Appena scarico, fu condannato a mettersi di pancia sul suo sedile.
    
    In perfetta sintonia, i due amanti si dedicarono al suo povero di dietro e gli ...
    ... inflissero una delle più tragiche e dolorose umiliazioni. Lei gli infilò nel culo un profilattico da donna, di quelli che usano certe puttane, poi insieme a Ciro, iniziò ad armeggiare con un vecchio gioco dello Shangai, dimenticato da anni. Era più un elemento decorativo, etnico, infatti i bastoncini erano di legno, enormi. In questo modo, l'intero fascio di asticelle risultava più grosso del pugno di un uomo.
    
    La prima dozzina di bacchette vennero infilate facilmente nel buchetto lubrificato ma il fastidio, per Ludo, fu immediato, perché lui non provava alcun piacere, solo dolore e imbarazzo.
    
    I due, nudi e giocosi, non si fermarono... a metà del fascio, Ludovico si sentiva dilatato, spaccato, ma non si ribellò anche se sudava e si mordeva il labbro a sangue.
    
    Ci misero quasi un'ora a inserire tutte le aste, rompendo per sempre ogni sua naturale resistenza e sottoponendolo a una vera tortura fisica e morale. Alla fine lo lasciarono scappare in bagno, dove rimase a lungo, dilatato e senza forze.
    
    Una grande amarezza lo avvinse, mentre meditava sul suo stato ma poi, sentendo le grida di sua moglie sotto i colpi del cazzo di Ciro, pensò:
    
    "Sono un uomo fortunato!" 
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