1. La nipote assai cresciuta.


    Data: 05/10/2018, Categorie: Etero Autore: Franco018., Fonte: EroticiRacconti

    Nella vita le esperienze non finiscono mai, siano positive o negative ma io certamente non mi aspettavo di passare tre anni della mia vita di sessantenne in carcere perchè accusato di commercio illegale. Spiego meglio: sono stato fermato alla dogana con tre valige colme di carne affumicata di maiale che volevo portarmi in Italia per gustarmela io e famiglia ed i miei parenti. Questa mia affermazione non fu creduta dai doganieri e mi trovai ammanettato per, appunto, commercio illecito ecc. Spese con avvocati e da lì giurai che andando all'estero non avrei messo in macchina neanche un pacchetto di sigarette svizzere già aperto! I tre anni di umiliazione e lascio il resto, finalmente terminarono e, avendo vicino al carcere mia sorella ad abitare, le chiesi di farmi riprendere un pò d'ordine dentro di me e lei fu felicissima di ospitarmi. Lei, cinquantenne, vedova, viveva con sua figlia che da anni non vedevo ed ora mi aspettavo di incontrare una bambina divenuta ragazzina e mi presentai con una bambola spiritosissima. Giunto da mia sorella, diedi a lei il profumo che ricordavo apprezzava molto e, a metà mattina, non trovai Martina perchè era a scuola ma potei abbracciare Giovanna, mia sorella. Le raccontai brevemente la mia carcerazione e, quando terminai il racconto, sentimmo entrare Martina che, appena mi vide, corse ad abbracciarmi baciandomi più volte sulle guance e poi pianse di gioia a vedermi finalmente libero La strinsi a me e notai che pur essendo ancora ragazzina, era ...
    ... molto formosa ed era veramente un gran bel pezzo di ragazza.Dopo che vidi Martina andare nella sua camera, chiesi a Giovanna di chiamare mia moglie Grazia e le dissi che ero lì ad attenderla presto. Lei promise di arrivare a metà pomeriggio. Ci mettemmo a pranzo e dissi a Martina che finalmente potevo mangiare come si deve. Poi Grazia mi confidò che Martina era in crisi e reagiva sgarbatamente. Le consigliai di essere più severa che non si sbaglia mai e, dopo la mia pennichella, sentii Martina che maltrattava Grazia e lei non reagiva. Io mi alzai dal divano ed andai deciso a sapere cosa stava accadendo. Quando seppi che Martina chiedeva permessi inammissibili, presi la situazione in mano e la feci stendere sulle mi gambe per sculacciarla sonoramente. Non vi dico cosa mi stava accadendo: dopo tre anni di astinenza sessuale, vedere quelle cosce sode, quel culetto da sogno, che avrei tanto agguantato e sfondato col cazzo in tiro bestialmente. Quando terminai la punizione, la feci alzare e notai sui calzoni una macchia che chiaramente era la prova che Martina aveva sbrodolato i suoi umori. Lei se ne accorse e mi fece l'occhiolino. Intanto Giovanna disse che doveva uscire per fare spese per cena e se ne andò. Rimasi seduto sul divano ma Martina mi disse di volere pulire i miei calzoni e cominciò a strofinare uno straccetto ma non migliorò le cose ed allora rapidamente me li slacciò e mi trovai col cazzo fuori dagli slip, ben turgido che lei prese tra le dita e se lo mise in bocca, ...
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