1. Legata Pranzo


    Data: 05/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre, Fonte: EroticiRacconti

    Con addosso un fresco accappatoio di cotone Alex si andò a sedere sulla poltrona io lo seguii indossando il mio, mi chiese di passargli i vestiti che erano appesi ad una gruccia all’anta dell’armadio.
    
    Una T-shirt blu, una camicia azzurra e dei jeans leggeri, su di una sedia lì accanto c’erano dei boxer, dei calzini e un paio di scarpe blu, mi domandavo tra me e me chi li avesse portati senza che ce ne accorgessimo, ma evitai di fare l’inutile domanda e gli porsi i suoi abiti.
    
    ” Hai qualcosa di carino in quella specie di zainetto da bikers?.. qualcosa per un pranzo in un ristorante sul lago?..”
    
    Restai stupita e un po stizzita risposi di sì dicendo:
    
    ” Ho un vestitino adatto all’occasione e siccome farò molto presto ad indossarlo caro il Mio Alex posso accendere la radio mentre tu ti vesti?..”
    
    ” Certo che puoi..poi mostrami il vestito e portami la mia valigetta grazie...e non fare tanto la spiritosa...mia cara Mia..o .mi torna prurito alle mani..!” e se le sfregò.
    
    Andai verso lo stereo, lo accesi cercando subito una stazione che passasse un pezzo decente, nel frattempo lui iniziò a vestirsi, lo ammiravo leccandomi le labbra per il gusto che provavo nel guardarlo, le frequenze radio scorrevano finchè non sentii “Pride (in the name of love) degli U2, mi fermai alzando il volume, mi girai e mi fu impossibile trattenermi dall’urlare e ballare sul ritornello, rideva canticchiando con me poi mi esortò ad andare a prendere il mio vestito, eseguii l’ordine ...
    ... sfilandomi l’accappatoio che cadde ai miei piedi e saltellai a ritmo di musica fino al mio zainetto, passando davanti ad Alex intento ad allacciarsi i jeans che non perse l’occasione di darmi una sonora manata sul culo quando esitai qualche secondo sculettando davanti a lui provocatoria.
    
    Presi il vestito cercando tra le mie poche cose, presi quello celeste a fiori variopinti con il corpetto intrecciato in canapa, era perfetto anche se era stato compresso nello zainetto, lo adoravo per quello, me lo appoggiai addosso solo per potergli mostrare la mia scelta, mi guardava mentre si abbottonava la camicia, feci l’espressione corrucciata nel vedere che si vestiva, mi sorrise, infine scelsi le mutandine e il reggiseno fra i due che avevo, poi prima di riavvicinarmi presi la valigetta marrone.
    
    La radio passava ora un’altra canzone che mi piaceva, “ Baila Morena” di Zucchero, intonai a ritmo :
    
    ” Bailaaaaa morenaaaaaaa sotto QUESTA LUNA PIENA.. questa sera qualcosa ti tocca ...ander de munlaighttttt”...”
    
    ” Sei incontenibile Mia..un vulcano..non posso portarti fuori così..sei ingestibile..”
    
    Rimasi di sasso per lo stupore non sapevo cosa dire ma non smisi di ballare, rallentai solo il ritmo, ma mi blocchai completamente quando vidi ciò che estrasse dalla valigetta dopo che l’ebbe aperta con due clik.
    
    Tra fogli e vari incartamenti uscì una corda di canapa, dello spessore di circa un centimetro, annodata che ne comprimeva il volume, la sciolse.
    
    ” Abbassa la radio...posa il ...
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