1. Il baro: un ragazzo che merita una punizione


    Data: 05/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: MaturoMi, Fonte: Annunci69

    Quando le mogli sono in vacanza mi piace giocare a poker con gli amici. Le nostre donne sono quasi tutte insegnanti e hanno più ferie di noi maschietti e quindi a volte (d’estate, ma anche per pasqua o per carnevale) se ne vanno via assieme lasciando i loro maritini a casa.
    
    Quando questo succede io mi tengo in contatto con i miei 3 migliori amici e poi si organizzano serate da me a giocare a poker. Si dicono porcate, si può ruttare, si ordinano pizze o kebab, si beve e si tira sino a notte fonda a giocare a poker. Un paio di volte siamo pure andati a puttane tutti assieme ma non è stato sto granchè, infatti nessuno l’ha più proposto. C’è una sorta di pudore fra noi, ci conosciamo da troppo tempo e anche io ad esempio non mi sento libero di fare le vere porcate che più mi piacciono: con donne ma anche e soprattutto con maschi.
    
    Quella sera uno dei 3 amiconi non poteva aggiungersi a noi: febbre altissima era fuori combattimento. Un rapido giro di telefonate con gli altri e un po’ di disappunto: tutti già pre-gustavano la nostra serata poker. Ma il poker a 3, non si fa. Presi dallo sconforto abbiamo provato a pensare a chi si poteva telefonare per trovare il quarto giocatore, ma non abbiamo trovato nessuno libero per quella sera. Ci siamo trovati lo stesso da me: ho cucinato un piatto di spaghetti e l’atmosfera era un po’ moscia.
    
    Ma suona il telefono. Era l’amico febbricitante che ci dice “io sono fuori combattimento ma ho pensato che se siete incazzati perché manca il ...
    ... quarto per il poker potrei sempre chiedere a mio cognato che si vanta di essere un asso a poker” Abbiamo subito accettato la proposta anche se a me personalmente l’idea non faceva impazzire. Avevo già visto il cognatino in questione: un ragazzotto sotto i 30, molto sbruffone e gradasso, il tipo che ti dice che lui è il più figo in qualsiasi attività, insomma mi stava abbastanza sulle palle quel tipo ma non c’era scelta allora ho accettato.
    
    E’ arrivato il tipo e il mio giudizio è stato confermato. Faccia da schiaffi, lui il più bravo, lui il più intelligente, lui fa questo, lui fa quello. E’ un tipo non troppo alto circa 1,75 cm, sui 25-28 anni, magrolino capelli ribelli con una patina di gel, pettinati all’insù in modo un po’ da fighetto, jeans a vita bassa, snaekers ultima moda. La cosa che più attirava era il suo culetto, molto ben fatto, attillato nei jeans, bello rotondo a mandolino, sodo come piace a me. Ovviamente queste ultime considerazioni sul suo culetto le ho solo pensate, non era proprio il caso di dir nulla al riguardo.
    
    Abbiamo iniziato a giocare. Il tipo aveva una fortuna sfacciata. Un po’ alla volta tutti e 3 noi amici storici ci siamo trovati sotto: uno di 80 Euro, uno di 100 ed io di 150 euro. Non proprio cifre irrisorie per noi. Il tempo passava ma si riusciva a recuperare solo briciole di quello che era stato perso. Si decide di chiudere la serata e iniziamo l’ultima mano. Io mi ritrovo con un poker di Jack servito e vedo che il gradasso rilancia. Ho ...
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