1. Un lavoro che dà soddisfazioni (dominazione su donna)


    Data: 04/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Evoman, Fonte: Annunci69

    Gianna era una fotografa. Bella, giovane, aveva tentato senza successo prima la carriera da giornalista e poi, molto più con i piedi per terra, quella da realizzatrice di book nei matrimoni. Ma anche in quest’ultimo campo gli affari non andavano benissimo.
    
    Ora finalmente sembrava aver trovato una strada tutto sommato semplice e remunerativa: si era messa a fare l’investigatrice privata. Seguiva coniugi infedeli, si appostava, li fotografava e intascava il lauto contributo di mariti e mogli cornuti come cervi.
    
    L’ultimo incarico veniva da una signora molto altolocata. Suo marito, imprenditore nel campo edile, a suo dire se la faceva con la segretaria. Niente di più classico e di più scontato. Gianna si sentiva già i soldi in tasca. Per il suo lavoro Gianna trovava molto comodo guidare un potente scooter ed era con quello che stava seguendo un po’ da lontano il SUV del fedifrago consorte, che aveva a fianco la segretaria. Era domenica, nessuno lavorava e perché mai, quindi, lui sarebbe dovuto andare in giro con la segretaria, se non per una tresca amorosa?
    
    Ormai erano fuori città, quando lui accostò davanti al cancello di un cantiere. Entrò e chiuse dietro di sé, avviandosi verso una palazzina in costruzione. Per fortuna, bastarono pochi minuti per capire che, qualche centinaio di metri più avanti, la rete che chiudeva il terreno era malmessa e Gianna non ebbe alcun problema a trovare un pertugio in cui infilarsi, con la sua fida fotocamera appresso.
    
    Era un ...
    ... congegno elettronico molto potente, affidabile e versatile, ma soprattutto era silenziosissima. Aveva un obbiettivo capace di spaziare dal grandangolo al tele e poteva fare sia foto, che filmati, il tutto con una memoria praticamente inesauribile. Silenziosamente Gianna cominciò a salire le scale, perché sentiva che i due amanti erano al piano superiore. La scena che però le si parò davanti era decisamente inaspettata. La segretaria mezza nuda era in ginocchio davanti all’imprenditore, che la insultava e la minacciava con un frustino.
    
    “Lurida troia, tu fai quello che dico io e basta” urlava lui.
    
    Lei non mostrava alcun moto di ribellione, era lì a capo chino a subire quelle angherie senza muoversi, né dire niente. Gianna, trovato un posto ideale per poter riprendere e fotografare senza essere vista, continuò ad assistere alla scena.
    
    In breve, dopo una serie di altri insulti, l’imprenditore si sedette su una sedia lì vicino, fece sdraiare la ragazza a pancia in giù sulle sue ginocchia e iniziò a sculacciarla sul sedere, dopo averle tirato su la gonna. La ragazza si lamentava e urlava, ma lui non accennava a diminuire l’intensità degli schiaffi. Poi, ogni tanto, strusciava le dita lungo il solco della fica, fino all’ano, spingendo un po’ con brevi impulsi. In quei frangenti i mugolii della segretaria salivano di intensità e le sue gambe, prima chiuse come per proteggersi, si aprivano da sole, quasi a facilitare le carezza subite. Ma, poi, lui riprendeva sadicamente a ...
«1234...9»