1. Conciliante e consapevole


    Data: 03/10/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ quasi mezzanotte, fuori l’aria umida d’inizio autunno permette ancora di tenere le finestre aperte, invece dentro casa mia, le candele accese accuratamente rosse e profumate ai frutti di bosco proiettano sul soffitto tante ombre fatte di piccole stelle, in quanto sembrano numerosi minuscoli desideri e tante piccole promesse, chissà, magari per qualcuno dal sorriso complice di chi tace, però per l’appunto dove dice di sì. Io alzo gli occhi e osservo la penna in mano con un’aria soddisfatta, quasi distratta, dopotutto l’atmosfera di questa notte non &egrave niente male, anche se sono da sola.
    
    Io penso e ricordo solamente che alcuni giorni prima per bizzarri e per curiosi allacci, per destrezze o per maestrie della vita, io avevo avuto l’occasione di rivedere quel sorriso partecipe, per il quale un tempo ebbi uno strano brivido e che in questo momento avrei desiderato senza alcun’indecisione, assaporando il piacere di riprovare e di ritentare la stessa sensazione. Ebbene sì, proprio così, perché quel brivido lungo la schiena un tempo non poteva però arrivare oltre il limite, non poteva nemmeno permettere al pensiero di correre e di portarsi al margine del legale, poteva soltanto guardare di nascosto e di traverso le immagini di chi a quel sorriso apparteneva, poiché era bella, bionda e conturbante da morire.
    
    Io viaggiavo profondamente con la fantasia, in quanto i pensieri erano negati e respinti desideri che si presentavano sotto forme avventate ma ferme, inchiodate ...
    ... senza nessuna possibilità di esibirsi. Se avessi potuto, una sera d’un tempo, dove per me il ripetermi e il ripropormi era stata l’unica amica in mezzo a facce inquiete e insulse, l’avrei agguantata per mano e l’avrei invitata con piacere là di fuori fuori lontano per ascoltarla, per raccontarmi di lei e di quel suo seducente sorriso, avrei volutamente interrotto il suo dire accarezzandole il viso perfetto e i lunghi capelli biondi e lisci, talmente in corrispondenza e perfettamente in armonia con tutta la sua persona di donna libertina e lussuriosa, che come poche ne avevo visto prima, perché adesso penso e paragono i pensieri d’un tempo a quelli di adesso. Io avevo nitidamente rivisto il suo sorriso, per il fatto che era uguale al mio ricordo, poiché dettava le stesse immagini, le stesse inquietudini, l’identica voglia di prendere quel viso fra le mani e riempirlo di baci, in silenzio e senza dire una parola, la sua voce, le sue mani, i suoi occhi brillanti ed espressivi, il suo fare di chi non ha paura, perché aveva provocato in me un coinvolgente richiamo e una stravagante attrazione, un qualcosa d’immediato, d’indubbiamente provocatorio e di libidinosamente indisponente.
    
    A un tratto capto chiaramente lo squillo del telefono, il cuore che al presente traballa vibrando dopo aver letto il suo nome sullo schermo: &egrave lei che mi scrive e mi saluta con aria disinvolta e naturale di chi sorride e sa perfettamente che io gradisco. Il suo nome &egrave Amelia che le dona tutto ...
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