1. Tra sogno e realtà


    Data: 24/10/2017, Categorie: Etero Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu

    La situazione, era di quelle paradossali, lei, avrebbe voluto essere in qualsiasi altra parte del mondo, l’importante, era che non fosse li, invece, come sempre accade nella realtà, lei, era dove non avrebbe voluto.
    
    Il treno viaggiava al solito ritmo scandendo lo stesso rumore, aiutando il sonno: era il momento del ritorno dal lavoro, un abitudine di tutti i giorni, cinquanta minuti da pendolare.
    
    Obbligo, necessità, abitudine giornaliera.
    
    Di solito, erano sempre le stesse facce, ma, quel giorno, uno sciopero aveva sconvolto tutti e tutto.
    
    Lei, si era ritrovata a prendere un treno messo a disposizione dalle ferrovie dello stato che neanche la portava fino a casa, infatti, a metà strada del suo percorso, era dovuta scendere e salire su un bus pieno di ragazzi di ritorno dalle scuole superiori.
    
    Con i suoi trenta anni si era improvvisamente sentita vecchia, cercò un posto a sedere inutilmente, il bus partì facendola sbilanciare, dovette appoggiarsi alla prima cosa solida a portata di mano e, la prima cosa, fu lui.
    
    Uno sguardo imbarazzato mentre chiedeva scusa, gli occhi s’incontrarono.
    
    Lo guardò di soppiatto, mentre il bus si stipava stringendo i già stretti spazi, pur non volendo, i corpi si toccarono.
    
    Il ragazzo continuava a guardarla, aveva uno sguardo enigmatico, sembrava sorridesse, sicuramente gli occhi sprizzavano vita, lo ritenne anche normale, visto che al massimo poteva avere una ventina d’anni.
    
    ‘ Dieci anni meno di me’ pensò.
    
    Una fermata ...
    ... dopo, lo spazio non esisteva più, era un accavallarsi di anime strette come sardine e fu alla ripartenza che cominciò il suo calvario.
    
    Il bus fece perdere di nuovo l’equilibrio a molte persone, lei, ormai, era preparata, si era subito abituata a quel fermo e riparti: non si stupì quando sentì qualcuno appoggiarsi al suo corpo, era capitato anche a lei qualche fermata prima, si stupì invece molto, quando, senza frenata alcuna, qualcuno le aveva messo una mano sul sedere e la teneva come se fosse normale.
    
    Giro leggermente il capo per capire, i movimenti erano quasi impossibili, ma, la testa riusciva a rotearla quanto bastava per vedere e capire.
    
    Incontrò di nuovo lo sguardo del giovane, nei suoi occhi vide passione, forse sfida, poi, si stupì ancora di più quando la pressione della mano aumentò incuneandosi tra le pieghe della gonna.
    
    Improvvisamente avvampò diventando rossa, non era un errore o un contatto casuale, il ragazzino cercava proprio lei.
    
    Non le era mai capitato di essere importunata pubblicamente, aveva letto tante volte di queste situazioni, ma, una cosa, era leggerla, una cosa viverla.
    
    La mente cercava di trovare una via di fuga che non facesse scalpore, quando il ragazzo azzardò arrivando all’inizio dello slip, lei, ancora non aveva trovato una via d’uscita.
    
    ‘ Porco Giuda, sono una donna sposata!’ pensò, mentre sentiva la mano che continuava la sua esplorazione.
    
    Quel pensiero le rimase in gola.
    
    Fece mente locale su suo marito, immaginò ...
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