1. LA BADANTE MOLDAVA (1)


    Data: 01/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Sesso di Gruppo Autore: domrome, Fonte: RaccontiMilu

    Con grande apprensione di Anne presi una sedia confidando di voler scambiare due chiacchiere con mia suocera, lei mi disse che la vedeva stanca che era meglio lasciarla dormire, ma argomentando che presto sarei dovuto andare via non le diedi ascolto e mi misi seduto di fianco al letto di Giuseppina porgendole qualche domanda di rito. La furba Anne aveva avuto cura di coprirla per bene ma con una scusa la scoprii un poco e potevo appena vedere un segno rosso cupo in corrispondenza della base del seno destro, profittando di un leggerissima scollatura della camicia da notte.
    
    Fingendo sorpresa chiamai Anne e vincendo ogni resistenza le feci sollevare un poco l’indumento in modo che si vedesse tanto il segno lasciato dal legaccio alla base, quanto un poco di seno ancora di un bel rosso intenso. Come detto mia suocera conservava una pelle bianchissima e quindi erano ben strani quei segni. “come se qualcuno li avesse legati” mi trovai a dire, notando un lieve rossore sul viso della badante e un sospiro preoccupato di mia suocera. “Forse sarà il caso di chiamare un medico” insistetti. “No già altre volte le son venuti a Nonna dopo vanno via” rispose preoccupata la badante. Non insistetti ma rimasi dubbioso e mi divertivo a scrutare l’ansia di Anne e quella di mia suocera, anche lei affermò che ogni tanto comparivano ma dipendevano dalle medicine che prendeva. Feci finta di crederci, sapevo che Anne l’avrebbe lasciata sola per andare a fare velocemente spesa e attesi quel ...
    ... momento. Infatti, non appena Anne si assentò riscoprii le coltri di mia suocera e le sbottonai la camicia da notte mettendole a nudo i seni. Normalmente bianchissimi, questi avevano un profondo segno quasi nero alla base ed erano notevolmente arrossati per l’intera circonferenza, i capezzoli anche erano ovviamente arrossati. “Chi ti ha fatto questo Giuseppina?”, al silenzio di lei la incalzai “E’ stata Anne vero?”, continuava a tacere, rossa di imbarazzo, non sapeva cosa dire, “Giuseppina se mi dici tutto, risolveremo ogni cosa, se ti ostini a tacere, chiamo i carabinieri, questi segni che hai sul corpo mi dicono che qualcuno ti ha maltrattata e quindi…”. Spaventata mi disse di non pensare a una cosa simile, che non era accaduto nulla, che non era stata costretta. Cominciò a piangere e la feci calmare, telefonai dapprima ad Anne chiedendole di rientrare solo quando le avrei ritelefonato. “Perché? C’è qualcosa che non va con nonna” mi chiese lei. “Nulla solo che mi sta parlando di alcune sue volontà testamentarie e non voglio che altri ascoltino”, le risposi per lasciarla tranquilla. “Ora Giuseppina devi dirmi tutto”. Tra mille titubanze e sospiri e lacrime cominciò il racconto di mia suocera. Lo stesso è stato fatto in momenti diversi ma è utile qui riassumerlo per intero nei tratti fondamentali.
    
    Fu sorprendente ascoltarla, lei mi parlò di una sua antica passione che aveva sepolto e dimenticata con gli anni, di una ragazza giovane che aveva provato brividi di emozione quando, ...
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