1. Superare una barriera


    Data: 27/09/2018, Categorie: Trans Autore: alessiapuledra, Fonte: Annunci69

    Voglio raccontare l’ultima avventura reale vissuta da Alessia. Inizio primavera 2016. Fu un’esperienza strana che condusse ad un periodo di ripensamenti. Che segnò il superamento di una barriera. Ma forse che confermò la natura di femmina troia.
    
    Da qualche giorno una strana eccitazione risiedeva in fondo al mio ventre. La’ in basso. Un dolce fuoco che sapevo poter spegnere solo facendomi scopare.
    
    Così mi preparo. Ho comprato per l’occasione uno spolverino blu. Le gambe inguanite da autoreggenti in microfibbra, microgonnellina e decolletè tacco 10. E’ una giornata grigia, non fredda. Alle prime ore del pomeriggio raggiungo il boschetto di Lacchiarella.
    
    Come sempre faccio qualche giro in macchina.
    
    Devo farmi coraggio per uscire en femme di giorno. E’ un misto di eccitazione e paura. Una combinazione deliziosa. Alla fine posteggio e scendo. Cammino agile e veloce, superando la sbarra e addentrantomi nel boschetto. Qui rallento un poco, mi accendo una sigaretta e comincio a passeggiare sculettando. Dopo poco passa un signore anziano che mi fissa, si tocca il pacco e poi si allontana. Un altro mi passa vicino e mormora “Che bella figa”. Poi si ferma e si accosta mettendomi le mani sul culetto. Mi palpa voglioso. In quel momento compaiono due tecnici che chiedono di spostare la macchina dvanti alla sbarra. Purtroppo è la mia. Ancheggiando provocante mi avvio verso la macchina. Risalgo e mi allontano. So che non sarà così facile tornare sui miei passi. Dopo qualche ...
    ... giro decido di riprovaci posteggiando in un altra posizione, vicino alla rotonda.
    
    Qui gli alberi sono più radi e dalla strada si vede tutto. Ma ormai sono decisa. Cammino lentamente. Dopo poco arriva una persona. Si avvicina e mi chiede cosa aspetto. Intimorita dico “ Un amico”. “OK, sei così bella: Mentre aspetti me lo prendi in mano” e tira fuori il cazzo dai pantaloni. Vorrei andarmene, ma lui mi appoggia le mani sul culetto tirandomi a sè. Comincio a masturbarlo. Fortunatamente c’è un discreto via vai di guardoni e questa persona dopo poco rinuncia.
    
    In quel monento si avvicina una persona in bicicletta. Gli cammino davanti e mi accendo una sigaretta. Lui appoggia il mezzo e si accosta. “Ciao” “Ciao” “Che bella, come mai qui? Hai voglia di fare qualcosa?” Non so perchè, o meglio lo so, e rispondo “Si” Comincia a palparmi. Gli tocco la patta della tuta. Deve avere qualcosa di importante lì sotto. Improvvisamente mi bacia con la lingua. E’ come sbloccare un meccanismo.
    
    MI siedo su una sedia abbandonata e gli abbasso i pantaloni. Un cazzo grande e duro compare davanti alla mia bocca. Comincio a succhiarlo. Mentre lui mugula di piacere. A circa 50m una persona si ferma a guardarci. MI sento troia e con il cazzo in bocca, lo cerco con gli occhi. Mi fa impazzire pensare di attirare altri uomini mentre faccio la maiala con uno.
    
    Lui sospira dicendo che abita vicino e sarebbe bello poter andare a casa sua per farlo con calma. Lo dice con la voce roca mentre gli insalivo ...
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