Eventi che non si scordano
Data: 23/09/2018,
Categorie:
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
‘Non prendere impegni, perché stasera ti porterò a cena fuori, visto che andremo da Sandra per consumare il pesce’ – nel tempo in cui mi dici questo mi ravvisi altrettanto che dovrò essere incantevole e seducente. Siamo al culmine della stagione torrida, è una giornata rovente, il calendario ci rammenta che siamo in luglio, ed è oltre a ciò oggi è pure il nostro anniversario di matrimonio. Io faccio la doccia, in seguito mi preparo con cura, indosso un abito lungo di colore azzurro con dei piccoli fiorellini rosa stampati sul doppio velo di stoffa, dei sandali bassi neri con una fascia completamente ricoperta di lustrini legati a modo di schiava. Sotto indosso l’intimo nero, peraltro il tuo preferito, con il reggiseno in velo trasparente con il bordino rifinito in raso di color bordò e il perizoma coordinato.
Io in verità non indosso pressoché mai il tanga, solamente alcune volte ed esclusivamente per te. I capelli lunghi sono sciolti, dal momento che mi ricadono sulle spalle, unicamente un po’ di mascara nero e un velo di rossetto concludono i preparativi, perché la pelle è già colorata dalla leggera abbronzatura. Il mio profumo delicato e femminile trasmesso dalla crema per il corpo che mi hai regalato tu è percettibile soltanto a distanza ravvicinata, gli orecchini pendenti e la collanina in oro bianco con una perla grigia spiccano in maniera marcata: come sei bella mi dici tu sfiorandomi le labbra e ammirandomi con lo sguardo avido. In ...
... breve tempo arriviamo al ristorante, il locale è bello, non di classe, però molto accogliente e curato, dabbene nei dettagli, ma soprattutto discreto. Tu scegli un ottimo vino bianco, il Nuragus di Cagliari per la precisione, dato che è leggermente frizzante e fruttato, poiché generalmente piace alle signore afferma il cameriere sorridendomi. Io non sono abituata a bere e così divento sbronza in brevissimo tempo.
Io ti guardo, mi piaci parecchio, in quanto provochi dentro di me le stesse scosse di quando ci siamo conosciuti nonostante siano passati nove anni. Ambedue siamo seduti fianco a fianco, le mani si cercano spesso, io le sento piacevolmente aderire sopra le cosce sotto la lunga e preziosa tovaglia, le gambe s’intrecciano frattanto accarezzandosi. La cena è ottima, tu mi versi il vino sussurrandomi energicamente che mi vuoi, io mi gusto il dolce, la mia prediletta panna cotta ricoperta con la crema di fragole. Io voglio continuare questa splendida cena, quell’amabilissimo e piacevolissimo corteggiamento perché mi ammalia in maniera spropositata, sto folleggiando, tu mi mangi con gli occhi, mi fissi, mi piace quando tu assapori il dolce perché sembri una bambina, la mia bambina mi sveli amorosamente. Dopo ce ne torniamo a casa, durante il tragitto avverto la tua mano intrufolarsi tra le mie gambe e arrivare tra di esse. Io le apro un po’, tu m’accarezzi, senti il perizoma e sorridi. Sei sciocca, ma io lo sono di più, in tal modo inserisci un dito tra ...