1. Sorpreso nel bosco


    Data: 22/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: luima_89, Fonte: Annunci69

    Adoro fare lunghe passeggiate in montagna, soprattutto da solo, zaino in spalla, musica nelle orecchie e via. Oltre agli spazi aperti dove il panorama toglie il fiato c’è un’altra cosa che mi piace fare in montagna, visitare gli spazi riparati dei boschi dove la fitta vegetazione è come una grande coperta che ti ripara. E di solito sotto le coperte…
    
    Quel giorno di luglio avevo preso tutto il materiale per una lunga escursione (circa otto ore) e dopo una bella scarpinata decisi di tagliare per una pineta vicino al sentiero tracciato. Li le tracce si perdevano e dopo una decina di minuti decisi di fermarsi a fare una pausa, bevendo un po’ e dando un’occhiata al telefono. Oltre a guardare i messaggi e qualche notizia, come spesso mi è successo, ho deciso di visitare “A69”. Non era la prima volta, come detto il bosco è come una grande coperta e a me sotto le coperte piace prendere in mano il mio bastone e fantasticare su tutti quei bei corpi nudi di uomini che mi vogliono… e io voglio loro. Mi guardo intorno, nessuno in vista. Mi abbassai i pantaloni (insieme al perizoma da donna che metto quando vado in solitaria) e nel leggere un racconto mi eccito e inizio a toccarmi (come spero iniziate a fare voi adesso). L'aria è rarefatta e forte degli odori della natura e dei miei umori che si alimentano grazie ad una storia di sesso tra uomini, mi interrompo solo per giocare un po' col mio buchetto e la racchetta che uso come bastone quando cammino. Chiudo gli occhi e immagino, ...
    ... in piedi con i pantaloni abbassati, di essere il protagonista di quella storia fino a quando lo riprendo in mano per sporcare della mia crema le foglie sul terreno. Mi pulisco e mi ricompongo, coprendo un po' delle mie tracce bianche con altre foglie, “chi le noterà mai?” pensavo. Forse le foglie no, ma qualcuno aveva notato me…
    
    In lontananza, dietro a un albero, c'erano tre persone.
    
    “Cazzo!”
    
    “E adesso?”
    
    “Da quanto sono lì? e cosa avranno visto?”
    
    Ma prima che finissi questi pensieri le tre figure in controluce si allontanarono.
    
    Forse me l'ero cavata, con un po’ di preoccupazione ripresi a camminare nel bosco. Dopo qualche minuto mi ritrovai un una piccola radura in mezzo agli alberi, pochi metri quadrati in mezzo alla solita fitta vegetazione, ma questa volta mi fermai perché non ero solo. Tre persone erano già sedute a riprendere fiato e fissarmi, non era difficile capire chi fossero. Erano le tre figure di prima che ora potevo vedere in faccia e chiaramente: un uomo sulla cinquantina dai capelli folti e scuri, ma con gli occhi verdi e una carnagione bruna su un corpo magro, accompagnato da due ragazzi poco più giovani di me. Uno era molto simile all'adulto, mentre l’altro era più strutturato nel fisico e dai capelli biondo cenere.
    
    Cercai di passarli fingendo che la musica delle cuffie mi impedisse di guardarmi attorno, ma il signore mi fece un cenno di saluto con un sorriso a mio parere un po’ malizioso.
    
    “Salve” salutami educatamente, sperando che ...
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