1. La visita dalla dottoressa (parte seconda)


    Data: 22/09/2018, Categorie: Feticismo Autore: Aiwendil, Fonte: xHamster

    Che Giovanni Pascoli non si sbagliasse riguardo alla storia del fanciullino dentro ognuno di noi era già opinione ben conclamata dentro la mia interiorità, ma adesso, in virtù di quella visita con quella dottoressa, l'opinione pascoliana stava prendendo forma. E che forma: quella di un pisello ben sviluppato, lungi dalle facezie di quello d'un già citato fanciullino, di due cospicue palle, ben lisce e curate, e di una cappella ben defilata dal suo prepuzio ma ancora delicatamente abbracciata ad esso. Non riuscivo a crederci: il mio pisello, le mie palle, la mia cappella e tutto il mio apparato riproduttore maschile sarebbe stato privato di quella misera copertura, di quelle mutandine bianche dalla stoffa tormentata dalle mie intime pressioni, coronate da un'eccitantissima vergogna...
    
    Ciò che mi faceva impazzire, e che più volte mi passò per la mente come un treno in corsa, durante quegli interminabili secondi che separavano la mia immagine di paziente con le sole mutande (al quale, tra l'altro, erano state indecorosamente sfilate le calze senza alcun permesso...) a quella di paziente "nudo dalla testa ai piedi" (cit. della dottoressa) era il fatto di essere cosciente della non necessarietà di rimanere col pisello di fuori e, questo, palesava quell'immagine di divina ed eccitante vergogna che solo davanti ad una pignolona del genere si sarebbe potuta provare!
    
    -"Allora, togli gli slip così il controllo lo facciamo come si deve", mi ripetè con aria rilassata la ...
    ... dottoressa.
    
    Mi alzai, e durante il breve percorso verso il paravento sentii un caldissimo fremito farsi strada dentro al mio corpo, dallo stomaco fin dentro le mie più intime corde, e nell'insinuare i miei pollici dentro l'elastico degli slip per sfilarli, sentii l'effetto finale di quel fremito di calore, il quale si era tutto scaricato sul mio pisello_ presto scoperto e indifeso_ il quale appariva adesso in un'erezione massima.
    
    Tolsi con difficoltà gli slip: il mio pene impinse nell'elastico, il quale dovetti tenderlo al massimo verso l'esterno, quasi a strappare la stoffa, per farlo uscire fuori (duro a com'era).
    
    -"Eccomi dottoressa", le dissi coprendomi con difficoltà i genitali.
    
    Nel coprirmeli, sentii una leggera deflagrazione dell'erezione, la quale più o meno rapidamente, diminuì di poco.
    
    -"Bene, ritorna sul lettino che continuiamo il controllo delle gambe."
    
    Obbedii e mi distesi sul lettino sempre coprendomi.
    
    -"Mani lungo il corpo!" Replicò con aria severa la pignolona.
    
    Misi allora le mani lungo il mio corpo tutto nudo, il quale adesso mostrava finalmente un bell'apparato riproduttore maschile completamente scoperto, indifeso e con tanto di palle all'aria!
    
    Mentre la troia mi guardava, esattamente come prima, quando ancora avevo le mutande, mi baluginò nella mente un'idea alquanto bizzarra e forse con poco senso: perchè questa troia richiede che i pazienti vengano a visita con la vescica piena e che quindi debbano pisciare nel suo studio?
    
    La ...
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