1. Bull maturi per moglie porca.


    Data: 21/02/2024, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... cose necessarie per casa. Aveva fatto in fretta e, rientrando nel negozio di scarpe, l’aveva vista appartarsi con il proprietario e, allora, lei era andata a fare un giro; qui, aveva avuto un incontro interessante che, in qualche modo, aveva dato la stura al suo comportarsi da troia. Era stata avvicinata da un tizio che, di vista, già la conosceva, perché portava la nipotina all’asilo di nostro figlio. Due chiacchiere, poi un caffe. Nel sentir questo, subito l’ho pregata di raccontarmi tutto nel dettaglio.
    «Pasquale, così si chiama, mi ha detto di avermi notato all’ingresso dell’asilo e subito gli ero piaciuta molto. Non aveva mai avuto occasione di riuscire a parlarmi, in quanto io, lasciato il bimbo, scappo al lavoro.
    Ha presso a coprirmi di complimenti e, poiché era un bell’uomo, sulla cinquantina, molto ben portati e, sapendo Marina impegnata con il tizio, mi son permessa di alimentare un po' il gioco. Dopo il caffe, mi ha espresso il desiderio di conoscermi meglio, in modo più discreto e riservato. Gli ho ribadito che ero in compagnia di una amica, ma, se si accontentava, avremmo potuto appartarci un po’, giusto per capire se eravamo compatibili. Appena giunti nel parcheggio sotterraneo, lui ha spostato la vettura in un luogo più appartato ed ha iniziata a toccarmi i seni, poi mi ha infilato una mano fra le cosce. Ero emozionata e molto eccitata, ma non volevo far tardi con Marina, quindi gli ho aperto la patta e mi son trovata davanti un gran bel cazzo. Era ...
    ... parecchio lungo, ma il suo spessore mi ha davvero sorpreso.
    «Dai, succhialo. Prendimelo in bocca, che ti regalo una copiosa dose di crema prelibata.»
    Mi son abbassata e gliel’ho preso in bocca. Lui mi ha messo una mano sulla testa, imponendomi il ritmo della pompa. L’ho succhiato per un poco, ma poi son arrivati dei ragazzi con delle auto, che facevano dei caroselli nel parcheggio per far stridere le ruote e, allora, ho sospeso tutto e l’ho lasciato dicendogli che sarebbe stato il caso di rivederci con più calma, magari a casa nostra. Gli ho dato il mio numero di cellulare e son tornata da Marina che, proprio in quel momento, usciva dal negozio con un'aria un po’ sbattuta.»
    Il racconto mi ha fatto subito drizzare il cazzo e me la son scopata di nuovo, con grande soddisfazione, perché già la immaginavo a cosce aperte, sotto il corpo di Pasquale. Il giorno successivo, nel pomeriggio, abbiamo portato nostro figlio dai nonni con una scusa ed abbiamo aspettato che arrivasse Pasquale. Ho detto a mia moglie che, essendo la prima volta, sarebbe stato il caso di lasciarli soli, così da dar modo ad entrambi di rompere il ghiaccio più facilmente. Quando è arrivato, era come me lo aveva descritto mia moglie: sui 50 anni, fisico asciutto, brizzolato. Ho visto lo stupore nei suoi occhi nel trovarmi in casa, ma io, dopo un breve saluto, con una scusa, mi son dileguato. Son sceso giù in garage e, dopo una decina di minuti, non ho resistito e, pian piano, sono risalito su; erano in camera nostra. ...
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