1. La mia ragazza trombata dal muratore.


    Data: 28/01/2024, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Paolo, ho 24 anni, sono di media statura, un po’ in sovrappeso, ma non grasso, insomma un ragazzo come tanti. Da sei anni, sono fidanzato con Valeria, una ragazza mia coetanea, mora, capelli a caschetto, con mèche bionde, fisicamente molto arrapante. Scura di carnagione, tette piccole con capezzoli piccoli ed una fica talmente nera e pelosa da farmi girare la testa. Lei in realtà non è una ragazza pudica, cioè, a letto, ci sa fare. È brava a succhiare il cazzo e ingoiare, lo prende in fica con molta disinvoltura, ma non potevo immaginare che mi avrebbe tradito alla prima occasione. Fra di noi il sesso non mi sembrava fosse così scarso, altrimenti avrei fatto diversamene. Di recente abbiamo iniziato dei lavori in casa e, grazie ad un muratore, che, guarda caso, me lo ha consigliato mia suocera, in quanto aveva già fatto dei lavori a casa loro, ho scoperto le corna, che porto da non so quanto tempo. Un giorno, a causa di un imprevisto, sono ritornato a casa un po’ prima del solito e, lungo il tragitto, ho incontrato sua madre che mi ha comunicato che Valeria non era a casa, perché aveva casa sossopra per i lavori e, siccome lei studia, se ne era andata da un’amica. Appena giunto davanti alla mia abitazione, noto però la sua macchina sotto casa. Incuriosito mi son fermato a riflettere e son salito in casa, ma non si sentiva alcun rumore di lavori in corso o cose del genere, e mi assalirono dei dubbi. Così decisi di entrare in casa per vedere se era tutto a posto. ...
    ... Entrai molto silenziosamente e mi accorsi subito di piccoli lamenti, soffocati, che venivano dalla stanza di Valeria. Mi avvicinai alla porta ed i lamenti erano sempre più chiari. Era Valeria che stava godendo, ma con chi, dato che io non c'ero? Forse si stava masturbando? Non aprii la porta, ma mi misi a guardare nel buco della serratura e riuscivo solo a vedere una sedia. Decisi allora di passare dall'altra parte della casa, usando la scala a chiocciola che si affaccia sulla finestra della camera. Vi arrivai, ma la tapparella era abbassata, ovviamente, ma c'era un piccolo spiraglio da cui guardare. Mi misi a spiare e mi si gelò subito il sangue addosso: Valeria stava facendo un pompino ad un signore sulla quarantina che, dal modo in cui era vestito, sembrava proprio il muratore. Lo mangiava e lo succhiava con avidità, lo masturbava e lo leccava di nuovo. Era veramente assatanata e anche l'operaio se ne accorse, al punto che, senza avvisarla, le esplose in faccia.
    «Che succhiacazzi! Sei davvero molto esperta! Tieni, sborro!»
    Lei si arrabbiò, ma non tanto per la sborrata, quanto perché lei non era venuta.
    «Sei proprio un coglione! Hai pensato solo a te ed io non son venuta; adesso, come si fa? Io ho voglia di cazzo!»
    Lui con voce ancora rotta dal piacere, le disse come avrebbe rimediato.
    «Sei una gran troia, proprio come tua madre! Adesso vedrai come farò a farti godere! Adesso ti lecco un po', e vedrai che ti porterò al piacere.»
    E, senza aggiungere altro, le tolse il ...
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