1. Il colloquio di lavoro.


    Data: 02/01/2024, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Paolo, ho 27 anni e sono sposato da tre con Silvia. Lei è una donna bellissima. Ha la mia stessa età. Bella, mora, alta, magra, una terza di seno, un culetto a mandolino al culmine di cosce lunghe e snelle. Fra di noi c'è un bel rapporto, ma quello che è capitato giorni fa ha dato una luce nuova a tutta la nostra storia. Io l’amo da morire e voglio sempre la sua felicità. Sta ultimando un master, ma le hanno proposto un colloquio di lavoro. È consapevole che, essendo un posto ben remunerato e di una certa importanza; sa benissimo che sarà dura, ma non vuole perder l'occasione. Farà di tutto per avere quel posto, ne sono convinto. Una sua amica ha già fatto il colloquio e le ha detto che la persona che incontrerà è un uomo molto attraente, sicuro di sé, autoritario, che sa il fatto suo. Mentre me lo dice, ridacchia, come se, sotto sotto, ci sia qualcos'altro. Sono anche convinto che lei non mi abbia detto tutto quello che le aveva riferito l'amica. Fin da subito, ho capito che c'è qualcosa di particolare, perché la vedo che si sta vestendo in modo molto ricercato: lingerie nuova, autoreggenti, tubino nero. Trucco leggero come piace a lei e, mentre lo fa, sorride, mi guarda con i suoi occhi dolci e mi illanguidisce così tanto, che non le rifiuto nulla. Mi sento il cuore in tempesta; sono certo che, per avere il lavoro, è disposta a tutto, anche a tradirmi. Di questo me ne sono convinto durante il tragitto che abbiamo fatto insieme verso l'appuntamento. Mi ha ...
    ... chiesto di accompagnarla in macchina ed io, da bravo maritino, l’ho accompagnata. Lungo il percorso, lei ha continuato a dirmi di quanto sia importante per lei sentirsi realizzata come donna, sotto tutti gli aspetti. Che il nostro amore non è in discussione, ma che ha bisogno di altro: sentirsi realizzata dal punto di vista lavorativo. Desiderava vedersi apprezzata per le sue capacità in quel campo, sentirsi adulata e, a volte, anche se sfruttata, di sentirsi in ogni caso necessaria.
    Siamo arrivati, l'appuntamento è nella hall di un hotel a cinque stelle. Dentro di me ho pensato che non avevano badato a spese. La vedo tesa. Si gira verso di me e mi parla con tono alquanto ansioso.
    «Senti, facciamo così: se c'è qualcosa che non va, ti chiamo e ti faccio sentire come vanno le cose. Così che tu possa valutare se venirmi in aiuto; ok?»
    Sono alquanto indeciso, ma non glielo dimostro e, anzi, cerco di rassicurarla.
    «Sta tranquilla! Credo che non ce ne sarà bisogno; ma, nel caso, corro da te! Vai e...in bocca al lupo!»
    Appena pronunciato questa frase, mi rendo conto che andrà davvero in bocca ad un lupo, ma sono consapevole che la mia donna ha le palle per gestire la situazione. Sono abituato a vederla sempre sicura di sé e mi fa strano questo suo malumore. La vedo camminare sui suoi tacchi, muovendo le anche mentre entra nell'hotel e penso che mia moglie sia davvero una bella fica. Ho deciso di rimanere lì, in macchina e mi sposto per aver una migliore visione dell'hotel: noto che ...
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