1. Il mio adorabile cuckold.


    Data: 23/12/2023, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... impazzire era che spesso Carlo, offrendomi il cazzo da succhiare, ipotizzava:
    «Te lo immagini se quello ti si fosse avvicinato e te lo avesse messo in bocca? Per vero avrebbe anche potuto scoparti, dopo di me. Accidenti, amore, è sconvolgente solo a pensarla, una cosa del genere.»
    Ammetto che anche a me questa fantasia sortiva lo stesso effetto; ma, poi, una volta gli ho rivolto una domanda:
    «E se succedesse davvero? Voglio dire, se dovesse realmente capitarmi di fare una scopata con qualcuno, tu come la prenderesti?»
    Lui ci ha pensato un poco, poi mi ha guardato negli occhi e la sua voce era turbata dall’emozione.
    «Non lo so! Lo vorrei e, son certo che mi eccita da morire, ma non saprei cosa dirti. Dovrei trovarmi davanti al fatto compiuto, cosi non avrei il tempo di riflettere e, allora, sono certo che ne ricaverei tantissimo piacere!»
    Ci rifletto un po' anch'io e giungo alla conclusione che, tanto, quella cosa non avverrà mai, quindi inutile farsi seghe mentali. Passa un po’ di tempo e un giorno mi è capitata una cosa che ha dato una svolta imprevista alla nostra esistenza. Un sabato mattina, che ero andata a far un po’ di spesa, dopo aver accompagnato la piccola all’asilo, entrai trafelata in casa e vi trovai ancora Carlo, che era pronto per uscire, ma si era trattenuto a parlare in video conferenza con dei colleghi di lavoro. Mi avvicino e, dopo essermi assicurata di aver chiuso il collegamento, l'ho guardato stravolta.
    «Ti devo parlare: si è verificata una ...
    ... cosa incredibile!»
    Lui mi guarda preoccupato.
    «Che ti è successo? Dai, parla, non tenermi sulle spine!»
    Io sollevo la gamba destra e la appoggio alla sedia su cui è seduto.
    «Metti una mano nelle mie mutandine. Guarda bene, cosa noti? Cosa senti?»
    Lui alza la gonna, abbassa le mutandine ed osserva: sono bagnate e me ne chiede spiegazione.
    «Ma che diavolo è successo? Ti sei fatta la pipì addosso?»
    Io lo incalzo.
    «Sei sicuro che sia pipì? Guarda meglio!»
    Lui non sembra convinto e perciò passa una mano sulla stoffa della mutandina e si rende conto che la sostanza è viscida e appiccicosa.
    «Non sembra pipì, vero? Prova ad annusarla o assaggiarla e dimmi cosa ti ricorda?»
    Lui ancor poco convinto, mi fruga con il dito fra le pieghe della mia ostrica fradicia e poi l’annusa, l'assaggia.
    «Ma? Sento il tuo odore che è quello predominante, ma dal sapore direi che è sborra! Ma chi ti è venuto dentro?»
    Lo guardo rapita e gli racconto tutto ciò che è successo.
    «Dopo aver accompagnato la bambina all’asilo, sono andata in quel nuovo supermercato che hanno costruito nella zona nuova. Sono entrata ed ho iniziato a girare fra i vari scaffali, quando, d'un tratto, mi son accorta che c’era un uomo che mi seguiva. All’inizio, pensavo trattarsi di un fatto casuale, invece mi son resa conto che mi stava seguendo, osservandomi con attenzione. Faccio la mia spesa, prendo le poche cose che mi servivano e poi, sempre seguita da lui, vado alla cassa. Quando ho recuperato le mie cose e mi son ...
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