1. L'orgasmo finale dello schiavetto


    Data: 17/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... ginocchia per sistemare con precisione la punta della cappella sul buchino, cominciò a fare pressione. David non se ne era accorto ma l'uomo si era bagnato con la saliva e, anche questa volta, anche se con un po' di fatica e un accenno di lamento iniziale, la penetrazione fu decisamente piacevole per entrambi. Appena fu ben piantato dentro gli bloccò le mani contro la parete tra le sue, prendendo subito un buon ritmo di spinta.
    
    Dio che culetto stretto. Se non sto attento vengo subito. Sarà la posizione ma mi sembra sempre più stretto, pensò mentre aveva già iniziato a godere.
    
    Devo cercare di trattenermi, non posso “miagolare” subito. Non devo fargli capire quanto mi piace, riuscì a dirsi David mentre stava già per perdere il controllo.
    
    “Ahh. No, no! Fermati! Mi fai morire. Mmh.” Era successo qualcosa che gli aveva fatto sentire una specie di scossa, terribile, fortissima, da togliere il fiato.
    
    Esitò per un istante ma vedendolo sopraffatto dal piacere e non dal dolore continuò. Dovette stringergli ancora di più le mani perché adesso cercò di divincolarsi per sottrarsi a quell'ondata di godimento che era… troppo. Lo implorò e supplicò più volte di fermarsi, ma ogni preghiera era vissuta da Federico come qualcosa di ancor più stimolante e da sprone a continuare con ancor maggior impegno nella sua missione di sfondamento di quel culetto.
    
    David si era messo a gridare senza contegno. Gridava e supplicava e, ogni volta che il suo cazzo duro sbatteva contro il muro ...
    ... per le spinte che riceveva, urlava ancora più forte. Questa volta però successe qualcosa di veramente incredibile perché l'adulto, pur volendo rallentare o fermarsi per non venire, non riuscì a farlo, sopraffatto pure lui da tutto quello che stava vivendo e improvvisamente, sentì che stava per venire e accelerò allo spasmo le spinte e, proprio mentre, si mise a gridare pure lui per sottolinearne l'arrivo, cominciò a schizzare. In contemporanea e con le stesse urla anche David prese a imbrattare il muro con tutto quello che era riuscito a produrre nelle palle e, cosa fantastica, senza che nessuno lo toccasse, a parte i colpi dati sul muro. Entrambi si resero conto di aver raggiunto il culmine assieme e, sempre all'unisono, si lasciarono cadere seduti contro il muro uno a fianco dell'altro.
    
    Dopo alcuni interminabili minuti in cui, madidi entrambi di sudore, cercarono di riprendere fiato, si sentì un sussurrato: “muoviti troietta, comincia a succhiamelo. Dopo leccherai anche il muro”. Il ragazzo si piegò in avanti e cominciò un lunghissimo pompino, infilandosi tutto il cazzo in bocca e facendo del suo meglio. Poco dopo Federico gli passò una mano in mezzo alle gambe e, impugnato saldamente il suo pisello ancora abbastanza duro, prese a masturbarlo lentamente.
    
    Proseguirono a lungo senza soste finché il padrone non gli disse che adesso doveva dirgli tutto del viaggio e lo fece sedere sul divano vicino a se. Non un accenno a quella meravigliosa scopata o al piacere che aveva ...