1. Maledetto Sanguinetti.


    Data: 15/09/2018, Categorie: Erotici Racconti Poesia, Autore: Funky_Barboons, Fonte: RaccontiMilu

    IO.
    
    Ti accarezzo, dove fioriscono i capelli
    
    e una ciocca avvolta ad un dito
    
    attorciglio, sprofondo nei pozzi dei tuoi
    
    occhi, oblio, scompiglio, mi lego
    
    morbido alle tue labbra, appiglio.
    
    Liberate le lingue, aggiogano il linguaggio, a giochi
    
    muti e girandole di sensi sentenziano,
    
    approvano, approdano le mie manie, le mani mie
    
    attratte a coppa,
    
    (le aureole dei santi si spengono
    
    tristi all’innalzarsi al cielo dei tuoi chiodi infissi),
    
    oppiaceo torporeo piacere,
    
    succhiare le goccie del tuo rabbrividirti.
    
    Mi chiami, mi invochi, mi scuoti, mi spingi via e mi blocchi, mi aggranfi,
    
    ansimi ed io ansimo a mia volta e
    
    vorticosamente ancora, lingue e labbra
    
    dialogano, gorghi di lodi e così sia.
    
    Così sia, mia dama, mia core.
    
    Bianco il collo ricorda
    
    ancora il segno rosso.
    
    Bianche le scapole,
    
    i miei artigli dove la schiena avvalla
    
    tra le pieghe d’argento.
    
    Guadagno a piccoli morsi il tuo ventre
    
    e mi ranicchio in trincea tra le tue ...
    ... coscie,
    
    La lingua
    
    guizza e lambisce,
    
    langue prima poi lesta, assapora,
    
    gemi m’innalzo e mi graffi,
    
    affondo e sprofondo col viso i tuoi
    
    boccoli, annuso, mi inebrio premo e racchiudi,
    
    ti inarchi mi avvolgi ed espiri,
    
    ti mordo mareggi e scrosci, mi inciti
    
    sfondo e vengo, e se m’ami?
    
    TU.
    
    Se m’ami vieni e stringimi,
    
    denudami, sfiorami
    
    e sfamami, scivolami addosso coi tuoi baci,
    
    salivami e legami al tuo cuore, toccami.
    
    Arde e mi travolge il piacere, ti attiro,
    
    ti stringo, fiorisco viola
    
    alba ad aprile, tu addentrati, inspirami,
    
    io ti accolgo.
    
    Accolgo i tuoi baci, le tue mani
    
    e i tuoi affondi, distillo il mio piacere e lo grido
    
    forte ai tuoi denti alle tue labbra, alla tua
    
    lingua e mi perdo sulla tua pelle.
    
    Insaziabile tu, insaziabile io,
    
    senza obblighi noi
    
    nei confronti degli orologi.
    
    All’appice, nero, nel fondo dei tuoi occhi.
    
    Le tue mani estranee sul mio collo
    
    entrambe.
    
    La tua immagine che crolla.
    
    Le tue mani.
    
    Forti. 
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