1. L'infedele.


    Data: 16/08/2023, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Mara, ho cinquantasei anni e sono sposata con Marco, che ha la mia stessa età. In tutta la mia vita, l’adulterio è stato il filo conduttore di quasi tutta la mia esperienza erotica. Ho conosciuto il sesso tardi, rispetto a tante altre ragazze, perché mi sono divertita tantissimo a prendere in giro tutti i maschi, che mi facevano il filo. Verso i diciassette anni, ho capito che il sesso doveva essere un piacevole modo per dominare i ragazzi, poiché erano disposti a tutto per farsi portare a letto. Mi fidanzai con Marco, un ragazzo veramente carino, simpatico, di buona famiglia e con qualche soldo, il che non guasta. I primi mesi lui si limitava a baciarmi e questo mi piaceva: era il primo che non allungava subito le mani in mezzo alle cosce. L’anno dopo scoprimmo insieme il piacere del pompino: io gli prendevo il cazzo in bocca, ci giocavo un poco e poi lui schizzava. Non che fosse molto dotato e, anche in fatto di resistenza non era certo un campione, ma a me andava bene così. Venne il momento per lui di partire per il servizio di leva. Quindi, decidemmo che io sarei rimasta vergine fino al suo ritorno, tanto per dimostragli la mia fedeltà e veramente gli rimasi fedele. Nessun maschio mi ha scopato durante il periodo che lui era militare. Io, però, sentivo sempre il desiderio di avere quel nervo duro e caldo in bocca e ogni tanto, specie la domenica, quando lui non tornava, io prendevo la macchina di papà e mi facevo un giretto in città. Quasi sempre rimediavo un ...
    ... bel cazzo da succhiare. Essi avrebbero voluto anche scoparmi, ma io inserivo all'interno delle mutandine un’assorbente e simulavo di aver le mestruazioni; perciò, alla fine, un bel bocchino risultava sempre gradito al posto di niente. Avevo trovato un lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento e la proprietaria era una donna alquanto libera, disinibita e, grazie a lei, scoprii i notevoli vantaggi della pillola. Decisi subito di adottare questo sistema anticoncezionale e, quando il mio ragazzo finì il militare, io ero pronta; mi feci sverginare, senza troppe remore. Non fu per niente una grande scopata. Lui mi toccò e, quando si rese conto che mi ero bagnata, mi infilò il cazzo dentro, senza troppi complimenti e, dopo un po' di fik fik, mi riempì la fica di sborra. Anche se non ero molto convinta che scopare fosse questo, mi dissi che per una giusta causa, il sacrificio poteva esser fatto. Tre mesi dopo, per il suo compleanno, mi feci anche aprire il culo. Stesso copione, con la sola differenza che fu un po' più doloroso. Dopo queste esperienze non tanto soddisfacenti, mi ripromisi di cercare un bel cazzo che potesse regalarmi dei bei momenti di sesso.
    Avevo già conosciuto i miei suoceri: lui, Alfio, un maschio splendido, alto, capelli ed occhi neri, mani forti al punto che, quando mi strinse la mano per la prima volta e mi guardò dritto negli occhi, mi sentii sciogliere come del ghiaccio al sole; lei, Rosa, invece era una vera sega di donna. Sempre a lamentarsi di ...
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