1. Oltre i tuoi semplici limiti


    Data: 14/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: viaggioimmaginario, Fonte: RaccontiMilu

    Siamo in macchina e tu sembri aver perso il controllo, io gioco a fare la troietta, in parte ci riesco ma il resto lo stai decidendo tu, se siamo in questa situazione &egrave anche colpa tua. Mi stai tirando i capelli all’indietro per farmi esporre il collo, me lo lecchi quasi fino ai seni, risali con le labbra e mi lasci dei piccoli morsi sotto il mento.
    
    ‘Cosa fai?’ ti chiedo fintamente innocente.
    
    ‘Colpa tua, metti queste maglie scollate ” la tua presa &egrave salda,mi fai un poco male, mi sto eccitando. La tua mano sinistra vaga impazzita sul mio busto: dal collo, dove sento le tue dita affusolate premere i punti giusti per farmi mancare il respiro, fino al seno, prima il destro e poi il sinistro. Sento i piccoli capezzoli indurirsi all’istante sotto il tuo palmo che, senza aver chiesto permesso, si &egrave infilato dentro il reggiseno.
    
    Mi piace non poco la piega che sta prendendo questa serata. Così malamente posizionata, dal basso, vedo i tuoi occhi chiari, resi scuri dalla poca illuminazione di questo parcheggio deserto, assumere lo sguardo bramoso di chi vorrebbe possedere qualcosa, o meglio, qualcuno. Ti sorrido. Con le unghie ti graffio sopra la camicia, appena sopra i polsini, dove la stoffa &egrave più sottile, di rimando mi stringi un seno mentre il dolore continuo della presa ai capelli mi fa corrugare la fronte. Ti piace tanto quella linea che si viene a creare fra gli occhi e ti avvicini per baciarla.
    
    ‘Puttana’ mi sussurri.
    
    Come sempre, lo sai, ...
    ... dopo questo appellativo provo un imbarazzo enorme, vorrei risponderti in modi contrastanti: ‘puttana lo dici a tua moglie!’, ‘sì, non hai idea di quanto possa essere puttana ”, ‘non sono una puttana!’. Ma la verità la conosciamo entrambi, &egrave la mia natura: provoco perché mi piace il cazzo. E se anche non lo prendessi, mi piace farlo rizzare a tutti gli uomini che posano lo sguardo su di me, specialmente quelli più grandi, specialmente quelli più perversi che a prima vista sanno riconoscere una giovane donna maliziosa.
    
    Non ti rispondo, sposti il mio viso di fronte il tuo, sento il sublime languore preludio di un godimento con i fiocchi. La tua mano gioca con la mia bocca e i polpastrelli premono sulle labbra carnose, forzi un dito ad entrare e la mia lingua prontamente lo accoglie leccandolo, ti fisso(dove stia trovando il coraggio di essere così ardita devo ancora scoprirlo), fai entrare un altro dito e spingi fino in fondo, vuoi mettere alla prova la mia gola, mi fissi, cerco di resistere aiutandomi con la respirazione, la saliva inizia a colare, conti fino 10, ti trattieni un altro po’, sto per respingerti ma mi precedi, mentre prendo aria pulisci le dita ai miei lunghi capelli ma non importa, puoi farmi di peggio.
    
    Ti porto una mano a toccarmi il fondoschiena, non ci pensi due volte, me lo tasti palpandolo a palmo pieno, l’altra mano cerca di infilarsi nei jeans attillati che indosso, non ti ferma la cerniera alzata e nemmeno gli slip, subito arrivi al monte e con ...
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