1. A cena da mia cugina.


    Data: 22/05/2023, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Viola, ho trentasei anni e sono una single cui piace molto il sesso fatto con intelligenza e massima libertà. Non voglio, legami, gente gelosa o possessiva, perché a me, se piace un maschio o, anche, una bella femmina, voglio esser libera di giocare e godere a mio piacimento. Sono una bella ragazza, alta e con i capelli scuri, il seno una quarta abbondante, ventre piatto ed un culo che non passa inosservato, posto al colmo di lunghe gambe ben tornite. Amo molto succhiare un bel cazzo e, per questo, molti dicono che ho la bocca perfetta per i pompini e, di questo, vado davvero fiera e, soprattutto, sono convinta di saperli fare davvero bene.
    Recentemente la banca in cui lavoro, mi ha chiesto di coprire un posto con delle responsabilità nuove e di molto interesse e, per questo, ho dovuto recarmi in un’altra città per un corso di aggiornamento. In questa città vi abita Lucrezia, mia cugina. Lei ha due anni più di me e, fin quando non si è sposata, eravamo inseparabili. Eravamo due puttanelle che si divertivano a scopare e succhiare tutti i cazzi che entravano nella nostra sfera d’interesse. Se sono quella che son diventata, lo devo sicuramente al fatto che, entrare in competizione con lei per decidere chi di noi due fosse più troia, mi ha sempre stimolato tantissimo e, fino ad oggi, non è ben chiaro chi lo sia fra noi due. Non la vedo dal suo matrimonio, avvenuto sei anni fa, quando ha deciso che Giulio era il maschio con cui voleva legarsi. Non ho mai ben capito ...
    ... il motivo di questa scelta, anche perché ho conosciuto lui molto poco, ma ho rispettato la sua decisione ed ora che sono nella sua città l’ho contatta per vederci, e lei mi ha invitato a cena a casa sua, per festeggiare non so bene quale ricorrenza. Ho accettato e, puntuale, mi son presentata al suo indirizzo. Per l’occasione, essendo una serata non troppo fredda, ho indossato una mini gonna e magliettina aderente, stivaletti bassi alla caviglia con tacco dodici, ed un giacchetto di pelle nera.
    Quando sono entrata in casa sua, sono stata accolta da Giulio.
    «Ciao, benvenuta! È un piacere averti con noi.»
    Pochi passi nel breve corridoio e, quando entro nel salone, vedo che ci sono altre persone, anzi, per la precisione sette maschi dall’aspetto veramente macho. Li guardo per un attimo e subito un brivido percorrere il mio corpo al solo pensiero che, se gioco bene le mie carte, questa sera uno di questi maschioni potrebbe anche finire nel mio letto. Lui con un sorriso, mi presenta agli altri.
    «Ragazzi, lei è Viola, l’amica più intima di Lucrezia.»
    Un saluto generale mi viene rivolto da tutti e noto, nei loro sguardi, non poco interesse nei miei confronti e mi sento ancor più inumidire il perizoma. Chiedo dove sia mia cugina e lui mi risponde che è in cucina. Mi indica la strada, faccio dei passi e mi ritrovo con lei, che è semplicemente adorabile. Indossa un tubino nero elasticizzato che, a malapena, copre le sue grazie e, anche lei, calza ai piedi delle scarpe con tacco ...
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