1. The cellar 2: tutti intorno alla scrofa


    Data: 13/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: paolo2011, Fonte: Annunci69

    Sono appoggiato con la spalla alla parete di compensato della cabina, ho le scarpe rosse col tacco e il pantaloncino che mi copre parzialmente il culo e il cazzo barzotto; mi gira ancora la testa e la vista si annebbia. In un attimo ripenso a cosa ho appena fatto, al cazzo d’ebano che mi ha appena squassato gli sfinteri, alla schiena sporca di sborra che si sta asciugando, ripenso che ho 50 anni, sono rasato pube e capelli, una persona normale si direbbe, una vacca per chi mi conosce bene.
    
    Nel lungo corridoio del seminterrato del club che frequento si sente l’odore stantio della varichina e dei corpi sudati, l’odore dei gemiti e dei mugolii, dal fondo vedo avanzare la sagoma possente di Amin. Il tunisino è un gigante, una specie di animale di 120 kg, lavora in una ditta di traslochi, le sue braccia sono tronchi di quercia, le sue mani callose sono badili pericolosi, inoltre è un bastardo senza cuore e senza pietà, un sadico represso, gli piace umiliare le checche e scopare i ragazzini, l’ho visto coi miei occhi squarciare il culo di qualche verginella innamorata, dilatargli il buco con le dita gentilmente e poi squartarle come carne da macello con il suo cazzo enorme; mi afferra per un braccio e mi trascina lungo il corridoio, le gambe mi cedono un poco e Amin mi strattono brutalmente: “Frocia da strada! Ti sei fatta rompere il culo dal nero, vero? Ti è piaciuto il randello che ti rimestava le budella? Sei proprio una troia senza speranza, una vacca da sfondare…”. Cerco ...
    ... di divincolarmi ma la sua mano non molla la presa, mi insulta e mi trascina mentre gli altri frequentatori del club si scostano ridendo, non è la prima volta che vengo umiliato così in pubblico, e mi piace molto!
    
    Davanti alla cabina più grande, quella con un grande letto nel mezzo e parecchi fori alle pareti di legno, Amin mi spinge nella penombra del bugigattolo e l’odore dei corpi sudati, dello sperma rappreso, del piscio stantio è fortissimo; cado in ginocchio all’ingresso della stanza e nell’oscurità intravedo sagome di corpi, un paio accucciati stanno succhiando cazzi che escono dai buchi sulle pareti, niente di strano, l’ho fatto anch’io qualche volta, scappellare e leccare, succhiare e ingoiare cazzi anonimi nei glory hole; sul lettone riconosco la forma di Marco, a quattro zampe, seminudo, i capelli biondi appoggiati sulle spalle e sulla schiena, il corpo gracile ed efebico: Avrà sì e no 20 anni la troietta pronta sul materasso nero, con le mani si divarica i glutei e la rosa spanata dell’ano si mostra, i fianchi sono sottili e la pelle candida mostra un tatuaggio tribale in fondo alla schiena, Amin la sta addestrando a prendere più cazzi possibile, anche 5 in una sola serata, deve allenarsi per diventare una vera schiavetta transessuale, lo imbottisce di ormoni e lo fa sodomizzare dalla peggior feccia magrebina che lavora nella sua ditta. Nell’angolo oscuro, stropicciandomi gli occhi annebbiati mi pare di scorgere il mio padrone, indossa la sua solita uniforme in ...
«123»