1. Il compleanno a sorpresa di amélie


    Data: 11/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    Nel mio branco crescevano con il tempo complicità, amicizia, confidenza. Non avevo mai avuto un gruppo simile in vita mia. Amici ne avevo avuti, e fortunatamente ne ho, numerosi. Amici di venti, trenta o addirittura quarantanni con cui avevo condiviso gli anni spensierati dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza. Amici rimasti tali nonostante le vie differenti che ciascuno di noi aveva preso. Nonostante i traslochi. Era e sarà sempre un piacere stare con loro. Tuttavia, il mio ingresso nel Mondo del Gioco, mi aveva impedito di renderli davvero partecipi della mia vita a trecentosessanta gradi.
    
    È un problema che tutti noi abbiamo: l’impossibilità di parlarne liberamente con tutte le persone che amiamo e che fanno parte della nostra vita normale. Semplicemente non si fa. Non si può. Non è ammesso. Ed è anche corretto che sia così.
    
    La nostra intimità, che sia banale o speciale come nel nostro caso, non è fatta per essere svelata. Colleghi, parenti… teniamo celata a tutti la nostra doppia vita. Da un lato è ciò che rende il Gioco così eccitante. Il fatto di avere un segreto (solitario o condiviso con la nostra compagna o il nostro compagno) aggiunge una nota piccante e proibita al tutto. Il frutto proibito che amiamo gustare, quello che ci ha offerto il Serpente, ha un gusto speciale. Dà assuefazione. Ma non si può condividere al di fuori. In realtà, mentre quasi tutti (particolarmente le coppie e le singole, per lo stigma sociale che ancora giudica diversamente ...
    ... uomini e donne) semplicemente tengono per sé i propri giochi, io ne avevo accennato agli amici intimi di cui parlavo sopra.
    
    Ma non pensiate che sia utile, non pensate di essere capiti! Ci ho provato, anche con persone che sapevo essere di mentalità particolarmente aperta. Tempo sprecato. Difficile capire cosa passa nella loro testa: incredulità per quelle che possono sembrare spacconate per farsi belli? Invidia per qualcosa che in fondo molti sognano pur non avendo il coraggio o la capacità di realizzare? Disapprovazione? Disgusto? Di una cosa sono ben certo: non capiscono, non possono capire. Per loro io sono (e noi tutti siamo) solo dei malati di sesso. Sono uno a cui piace scopare. Come negare questa verità: amiamo tutti il sesso ed è il punto di partenza. Ma come spiegare che nel tempo il sesso diventa un mezzo e non un fine? Come far comprendere che la vera molla è la ricerca di emozioni sincere? Come trasmettere il senso di libertà che proviamo? Come raccontare la ricerca di sé stessi attraverso l’altro, attraverso le esperienze, attraverso la ricerca del limite che diviene la molla? Impossibile. Vi ho rinunciato. Mi tengo i sorrisini ambigui. Mi tengo la reputazione di quello che “ama la figa” in sé per sé. Suppongo che una donna al mio posto sarebbe giudicata una volgare ninfomane.
    
    Proprio per questo trovo straordinario il Branco. Amici. Amici veri e intimi. Con i quali essere sé stessi. Con i quali finalmente poterci confrontare e capirci. Un gruppo dal quale ...
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