1. Poker in montagna


    Data: 11/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: alpro, Fonte: RaccontiMilu

    Era inizio dicembre e la stagione invernale si stava avvicinando.
    
    Io e la mia ex moglie avevamo deciso di condividere la spesa per l’affitto di una casa in montagna per il periodo natalizio in una nota località montana svizzera.
    
    Quel sabato avevamo alcuni appuntamenti con l’agenzia per vedere alcune proposte. Per sera saremmo dovuti rientrare. Le previsioni davano neve, ma mai ci saremmo aspettati una nevicata così intensa.
    
    Già a mezzogiorno le strade stavano diventando impraticabili. L’ipotesi di fermarsi per la sera stava diventando sempre più concreta.
    
    Prima di contattare un albergo, provai a chiamare C, una caro amico con casa lì vicino. Magari anche lui era venuto per il weekend e ci poteva ospitare. Rispose subito. Gran fortuna. Era in casa con M, un altro amico dei vecchi tempi e più che volentieri ci avrebbe accolto per la sera.
    
    Passammo un pomeriggio divertente, tassativamente in casa per la nevicata a guardare film in televisione e a ricordarci dei vecchi tempi andati.
    
    Saranno state le sette quando di colpo la corrente se ne andò. Fuori una nevicata impressionante. Noi costretti in casa con l’unica luce fornita dal camino scoppiettante e dalle poche candele trovate in casa. Era una situazione stranissima, ma l’atmosfera che si era creata in casa era molto piacevole.
    
    Qualcuno del gruppo buttò lì la proposta di una partita a carte. Poker aggiunse qualcun altro. Perché no.. il tempo di trovare le carte e le fiches. Ecco, le fiches erano un ...
    ... problema. Non c’erano. Come fare. Beh, perché non giocare con i vestiti che avevamo addosso… In qualsiasi altra situazione nessuno di noi avrebbe accettato, ma come ho già detto si era creata una strana atmosfera.
    
    Il livello del nostro gioco era veramente penoso. La mia ex fu la prima a lasciare il tavolo. Con l’ultima mano aveva perso il reggiseno. Se l’era tolto lì in piedi davanti a tutti noi. Per qualche secondo ci eravamo potuti godere la vista del suo abbondante seno per il quale era famosa tra gli amici. Poi si era infilata un accappatoio bianco e si era messa a leggere sul divano lasciandoci proseguire la partita.
    
    Qualche mano dopo la richiamai al tavolo:
    
    “Scusami, Ma mi devi aiutare” le dissi. “Ho provato un rilancio azzardato con una doppia coppia e ho perso. Eh… C e M accettano come pagamento la possibilità di palparti le tette per trenta secondi…”.
    
    I nostri rapporti erano ancora molto buoni. Ma forse avevo esagerato. Non sapevo se aspettarmi come risposta una sberla o un insulto.
    
    Arrivò invece un sorriso e la frase “Qui in piedi o seduti sul divano?”.
    
    Tutti e tre andarono a sedersi sul divano a pochi metri da me. Lei in mezzo, C e M ai lati. Lei scostò l’accappatoio facendo uscire quelle due tettone che ancora oggi ogni tanto mi sogno. Le mani dei miei amici non attendevano altro.
    
    Mille emozioni mi attraversarono il corpo. L’invidia di non esserci anche io li in mezzo, un po’ di imbarazzo per la situazione in cui avevo messo la mia ex. Ma soprattutto ...
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